In casa Kleb Ferrara è in corso la conferenza stampa di coach Spiro Leka. Il club abbandona il campionato di Serie A2.
Ecco alcune delle dichiarazioni di apertura del coach: «Ieri mi è stato comunicato con un messaggio vocale che la stagione è finita. In quei tre minuti lì mi sono passati davanti quattro anni di battaglie ed emozioni, ho avuto un crollo emotivo».
«Sono arrivati i tifosi, ci ha fatto molto piacere. I ragazzi hanno avuto ennesimo attestato della sete di basket di questa città».
«Non spetta a me giudicare. Non ho titolo e numeri. Qualcosa è sicuramente mancato dall’arrivo del nuovo presidente. Sono mancate linee guida e la strutturazione richiesta o il consorzio promesso. Per il resto abbiamo pensato solo alla squadra, siamo stati all’oscuro di tutto».
«Gli stipendi non sono mancati, sono anche arrivati in anticipo, sino al 15-20 di gennaio. Poi hanno iniziato ad arrivare comunicazioni di difficoltà che hanno sconvolto il gruppo».
«I ritardi ci possono essere, ci sono sempre stati, ma se c’è comunicazione si può attendere sino a settembre come un anno fa».
«Non si è strutturata una società. Solo questo mi permetto di dire. Senza una società forte dietro tutto diventa difficile».
«Qualcuno ha promesso cose che non ha mantenuto, spendendo qualcosa di più. Ma è mancata la continuità del progetto».
Colpisce l’assenza, in conferenza stampa, del proprietario Marco Miozzi: «So che ere stata convocata una conferenza stampa, poi annullata. Io parlo di basket, non spetta a me giudicare cosa devono fare gli altri. Se mi chiedono pareri, io li fornisco. Con D’Auria c’era altro rapporto, e si lavorava insieme sino a notte. La squadra va vissuta. Non sta a me dire chi deve venire qui oggi, siamo tutti maggiorenni».
«Cosa lo ha convinto a prendere il club lo deve dire lui (Marco Miozzi, ndr). Sembrava si chiudesse a settembre, quindi per noi era un sospiro di sollievo. Tutti hanno avuto tutto, è iniziato un percorso nuovo, quindi non posso rispondere per Marco».
Commenta
Visualizza commenti