Dopo le accuse di Furkan Korkmaz e Ergin Ataman nate dopo le rivelazioni della stampa turca in merito ad una presunta aggressione durante il match con la Georgia, prende la parola sui social Toko Shengelia.
«L’incidente poteva essere evitato, da ambo le parti, ma siamo esseri umani, e la nostra reazione alla provocazione è stata naturale».
Il georgiano, dunque, sposta l’attenzione sulle reiterate provocazioni turche: «Quando il conflitto inizia in campo, in campo dovrebbe finire. Non si dovrebbe proseguire ancora di più, soprattutto davanti a famigliari, amici e migliaia di tifosi. Inoltre, mentre ci dirigevamo negli spogliatoi, urla e gesti avevano un solo obiettivo, irritarci».
Da qui la difesa finale: «I media turchi hanno narrata una vicenda diversa, causando rabbia e aggressività nei tifosi, che ora attacco le nostre famiglie sui social con messaggi offensivi e minacciosi».
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