Rimini annuncia il ritorno di Davide Meluzzi

Rimini annuncia il ritorno di Davide Meluzzi

Ufficiale il ritorno del play classe 1998

RivieraBanca Basket Rimini comunica con grande soddisfazione che Davide ‘Batman’ Meluzzi, playmaker classe 1998 (180 cm x 75 kg), tornerà a vestire la maglia biancorossa!

‘Batman’ è un riminese doc, nato e cresciuto nel Basket Rimini dove svolge tutta la trafila nel settore giovanile, partecipando anche alle Finali Nazionali ed ottenendo la convocazione in Nazionale U18 ed U20, per poi rappresentare la Prima Squadra in Serie B dal 2014 al 2017 quando, neanche ventenne, arriva a firmare 13 punti e 4 assist di media in quasi 34′ di utilizzo e disputa i suoi primi playoff nel derby contro Forlì.

Davide si mette in mostra non solo per le sue spiccate qualità tecniche e fisiche, ma anche per la forte personalità nonostante la giovane età: queste caratteristiche non passano inosservate alle società di tutta Italia. Arriva, infatti, la chiamata di Tortona in Serie A2 con cui, nonostante un brutto un infortunio al ginocchio, alza la Coppa Italia 2017/2018 e si guadagna 10′ sul parquet alla primissima esperienza nella categoria.

Successivamente, ‘Batman’ approda a Chieti dove, dal 2018 fino alla stagione appena trascorsa, perfeziona il suo percorso di crescita e si afferma definitivamente come un giocatore importante per la seconda categoria italiana. L’esperienza abruzzese porta in dote un’altra partecipazione ai playoff in Serie B (2018/2019) e, per la prima volta, ai playoff della Serie A2 (2020-2021) durante i quali segna 14 punti di media con un minutaggio di 30′.

Dopo un’ottima formazione giovanile ed una proficua esperienza lontano da Rimini, ‘Batman’ è tornato, pronto per vestire nuovamente i colori della sua città con una consapevolezza ed un’esperienza decisamente diversa rispetto all’ultima volta, nella convinzione che il suo ritorno al Flaminio scalderà i cuori dei tifosi biancorossi.

“Per me si chiude un cerchio, sono andato via da Rimini poco più che ragazzino mentre ora sono cresciuto sotto tutti i punti di vista. – queste le prime parole di Davide Meluzzi da giocatore di RBR – Penso che ogni giocatore voglia giocare per la squadra della propria città.
Dopo due stagioni in A2 ed il ritorno di Rimini in questa categoria ho colto la palla al balzo: la Società ha dimostrato di volermi tanto, sono super felice che tutti i fattori giusti siano riusciti a combaciare.”

• Cosa ti aspetti dal lavoro con Coach Mattia Ferrari?

“Conoscevo già il Coach perchè dopo essere andato via da Rimini ho fatto un provino a Legnano dove lui allenava, abbiamo lavorato una settimana insieme. Prima della firma ho avuto modo di pranzare con Mattia che mi ha descritto il mio ruolo all’interno della squadra e mi ha subito detto cosa gli piaceva di me e cosa no, l’ho molto apprezzato.
Il Coach è stato sicuramente un fattore importante nel scegliere di venire qui, penso di potere migliorare ancora tanto insieme a lui.”

• Che tipo di giocatore è Davide Meluzzi? Quale sarà il suo contributo a RBR?

“Io mi metto a disposizione di una squadra che ha da poco vinto in maniera incredibile il campionato di Serie B, sono pronto a ricoprire qualsiasi ruolo utile per quelle che sono le mie qualità.
Personalmente mi piace essere sempre pericoloso ed aiutare i compagni, credo che quest’ultima cosa faccia la differenza tra giocatori bravi e meno bravi.”

• Il pubblico di casa ti aveva già idolatrato quando eri neanche un ventenne, cosa ti aspetti ora che i tifosi biancorossi sono tornati in massa al Flaminio?

“Da quando ha iniziato a circolare la notizia il telefono squilla in continuazione: tantissime persone, alcune che non sentivo da tempo, mi scrivono dicendomi che faranno l’abbonamento per il mio ritorno.
Sicuramente mi aspettavo un bentornato caloroso perchè Rimini è la squadra della mia città, ma forse non così tanto. Spero tanto che l’entusiasmo del Flaminio rimanga lo stesso della finale contro Roseto.”

• Perchè il soprannome ‘Batman’?

“Ormai quindici anni fa, al camp estivo dei Crabs, comprai un pacchetto di patatine che all’interno aveva una collanina con un pipistrello.
La misi al collo e l’allenatore dell’epoca, che probabilmente non si sarebbe ricordato ‘Davide’ in mezzo ad oltre 25 bambini, mi indicò per la prima volta come ‘Batman’ e da lì tutti iniziarono a chiamarmi così, alcuni non sanno neanche il mio vero nome!”