Reyer Venezia, firmato Giga Janelidze

Reyer Venezia, firmato Giga Janelidze

L’Umana Reyer è lieta di comunicare la firma dell’accordo con Giga Janelidze, ala forte di 201 centimetri proveniente dalla Staff Mantova

L’Umana Reyer è lieta di comunicare la firma dell’accordo con Giga Janelidze, ala forte di 201 centimetri proveniente dalla Staff Mantova.
Janelidze nasce il 3 aprile 1995 a Kutaisi in Georgia ed inizia a giocare a basket in Italia nei settori giovanili di Rimini e Casalpusterlengo. La crescita cestistica nel Belpaese gli vale la formazione italiana e nel 2013/14 gioca la sua prima stagione da senior nell’Urania Milano in DNB. Nella stagione successiva veste la maglia di Roseto in A2 mentre nel biennio 2015-2017 rappresenta i colori dell’Aurora Jesi prima di trasferirsi nel 2018 a Trieste dove, con Eugenio Dalmasson in panchina, vince la Supercoppa e il campionato di A2, giocando 40 partite. Nelle successive due annate inizia la stagione con i colori alabardati per poi vestire le maglie di Cagliari (2018/19) e Napoli (2019/20).
La stagione 2020/21 la comincia con la Scandone Avellino in Serie B, ma già a novembre si trasferisce a Verona, in A2, con cui gioca 29 partite. Nel 2021/22 veste la maglia di Orzinuovi, sempre in A2 prima di trasferirsi a Mantova nel 2022/23.

“Innanzitutto sono onorato di far parte della Reyer e voglio ringraziare il Presidente Casarin ed Eugenio Dalmasson per questa opportunità – le prime parole da orogranata di Giga Janelidze – Sono felice e non mi sembra vero, tant’è che quando mi è arrivata la prima chiamata ho faticato a crederci. Quando ti chiama la Reyer dici subito di si e sono entusiasta di intraprendere questa nuova sfida.
Sono un ragazzo sempre positivo, anche nei momenti difficili. Mi hanno sempre detto che la mia positività è contagiosa, sia dentro che fuori dal campo e credo che sia una qualità importante.
Ho fatto tre anni bellissimi con Eugenio a Trieste con la vittoria del campionato e due anni di Serie A molto positivi, ho imparato tanto da lui. Metterò a disposizione della squadra la mia esperienza e con umiltà farò di tutto per contribuire a tenere il gruppo molto unito. Cercherò di essere un collante per la squadra ed aiutare anche i nuovi americani dentro e fuori dal campo. Credo infatti che per una team sia molto importante conoscersi a fondo. Non vedo l’ora di iniziare, ci vediamo presto!”.