Raphael Gaspardo: Di italiani ce ne sono tanti, di grande qualità, anche nel sommerso

Raphael Gaspardo: Di italiani ce ne sono tanti, di grande qualità, anche nel sommerso

Raphael Gaspardo, ala di Happy Casa Brindisi: Quando qui a Brindisi mi chiesero di cambiare ruolo per diventare un'ala piccola ho dovuto lavorare duro

Raphael Gaspardo, ala di Happy Casa Brindisi, protagonista sul Corriere dello Sport e su Tuttosport.

SUGLI ITALIANI

«E’ un argomento delicato. Ce ne sono, e anche tanti, di grande qualità, anche nel sommerso. L’importante è avere la voglia e la forza di dare loro un palcoscenico adeguato dove possano esibirsi, fare bene o sbagliare; senza che vengano emessi giudizi trancianti, nel bene o nel male. Penso a me stesso. Quando qui a Brindisi mi chiesero di cambiare ruolo per diventare un’ala piccola ho dovuto lavorare duro, passando anche momenti non brillantissimi. Però l’idea di Vitucci e del gm Giofrè si è rivelata giusta».

SUL RUOLO

«Sicuramente in passato non ero un giocatore a cui veniva chiesto di prendere tiri per aprire la difesa e che veniva coinvolto nei giochi d’attacco. Segnavo qualche punto su rimbalzo d’attacco o magari in contropiede con una schiacciata. Così però non sarei mai potuto arrivare dove sono adesso».

SULLA NAZIONALE

«Quest’estate ho accusato un problema al tendine rotuleo che mi ha escluso dal gruppo. Il mio obiettivo ora è di tornare in azzurro, ho ancora l’amaro in bocca per non aver potuto partecipare al Preolimpico nonostante sia stato felice per quanto i ragazzi abbiano fatto in campo. La Nazionale è il traguardo cui tutti ambiscono, voglio tornarci magari già nella finestra di novembre».