Pozzecco: Ci aspetta un anno di m…da, salviamoci con tanti piccoli Spissu

Poz: Spissu è l'orgoglio di una regione, come Totti nella Roma lo è stato di una città

Gianmarco Pozzecco ha concesso un’intervista al Corriere dello Sport, parlando dell’emergenza e dando anche uno sguardo al futuro.
Sulla sopensione: “Scelta inevitabile. Benissimo ha fatto il presidente della Fip Petrucci e con lui Gandini che mi sembra una persona in gamba, con idee buone. Cosa dovevamo aspettare? Il basket non ha introiti dei diritti televisivi che dovevano spingerlo a cercare per forza una soluzione. L’unico vero motivo doveva essere, e così è stato, la salute e la sicurezza di tutti, dai tifosi a noi attori, agli arbitri, ai giornalisti”

Il futuro: “Ci aspetta un anno di m…da. Allora dovremo impegnarci tutti quanti per far ripartire il nostro sport con uno slancio incredibile. Non dovranno esserci interessi di parte ma remare tutti in una direzione. Se valorizzeremo lo spettacolo che andremo a giocare, se ne gioveranno tutti. Ma non credo che le difficoltà di oggi e quelle di domani per forza faranno calare i prezzi del mercato dei giocatori. Però, forse, sbaglio io… Lo so che parlo spesso del mio Spissu, ma lui è l’esempio. E’ l’orgoglio di una regione, come Totti nella Roma lo è stato di una città. Valorizziamo questi atleti, quelli che hanno una maglietta cucita sul cuore. Sono loro che trascinano la gente al Palazzo dello Sport piuttosto che allo stadio Olimpico. Certo, dovremo costruire nei settori giovanili tanti piccoli Spissu, a ogni latitudine, in ogni modo”