Phil Jackson si prende gioco delle battaglie di giustizia sociale NBA. Rose alza la voce

Phil Jackson si prende gioco delle battaglie di giustizia sociale NBA. Rose alza la voce

Jalen Rose ha risposto ai commenti di Phil Jackson sulla NBA attuale. Jackson, intervenuto la scorsa settimana in un podcast con il leggendario produttore musicale Rick Rubin

Jalen Rose ha risposto ai commenti di Phil Jackson sulla NBA attuale. Jackson, intervenuto la scorsa settimana in un podcast con il leggendario produttore musicale Rick Rubin, aveva mostrato una certa insofferenza verso le battaglie di giustizia sociale dell’NBA durante i playoff del 2020 nella bolla di Orlando. Il riferimento era alla scritta Black Lives Matter sul campo, o alle parole sulle maglie da gioco.

In un video su Twitter di domenica, Rose, analista dell’NBA per ESPN, scrittore per il Post e conduttore del podcast “Renaissance Man”, ha duramente criticato le parole di Jackson.
“Non si possono dire certe cose”, ha commentato Rose (originale “You can’t make this up”).

Rose ha commentato: «Lo stesso Phil Jackson che ha vinto campionati con alcuni dei più grandi atleti neri nella storia del gioco: Michael Jordan, Scottie Pippen, Shaquille O’Neal, Kobe Bryant. Ha guadagnato milioni dal loro lavoro e sacrificio».

Jackson in effetti ci era andato giù pesante, giudicando la generazione attuale come una «che odia il gioco», quindi commentando quanto visto nella bolla di Orlando: «Hanno fatto qualcosa di strano, hanno creato una bolla a Orlando, e tutte le squadre che potevano qualificarsi sono scese là e sono rimaste. Avevano ‘Giustizia’ sulle loro schiene. Scherzavo con i miei nipoti: ‘La Giustizia è appena andata a canestro e “Uguaglianza di Opportunità” l’ha appena atterrata’. Questo ha fatto ridere i miei nipoti. Non riuscivo a guardare».

Rose ha giudicato tutto questo come una presa in giro: «Guardi le partite con i tuoi nipoti e pensi che sia divertente quando “giustizia” passa la palla a “uguaglianza di opportunità”?. Quando qualcuno ti mostra chi sei, credigli, quindi smetti di guardare – per sempre».