Phil Goss: “Solo amore e rispetto per Venezia e Varese”

Bella intervista all'ex capitano dell'Umana Reyer Venezia e giocatore anche di Varese

Il turno infrasettimanale della Serie A, valido per la 27° giornata di campionato, mette di fronte Varese e Umana Reyer che mercoledì 14 aprile alle 18.30 si sfideranno sul parquet di Masnago (diretta su Eurosport 2 e Eurosport Player).
E’ un grande classico del basket italiano e nelle ultime stagioni lo spettacolo e le emozioni non sono mai mancate, con tanto di vittorie allo scadere.
Protagonista di una delle sfide più emozionanti è stato Phil Goss, capitano dell’Umana Reyer nel biennio 2014-2016 dopo aver indossato la divisa dei biancorossi nel 2010-11.
Era il 2 novembre 2014 e al Taliercio si giocava Reyer-Varese per la quarta giornata del girone d’andata, seconda sfida del Reyer Day.
A 21 secondi dalla fine, l’Umana Reyer ha la palla in mano per vincere la partita (95-95) e la responsabilità se la prende capitan Phil.

“E’ stato bello far esplodere il Taliercio – commenta con noi Phil Goss che ora è mental coach negli Stati Uniti – i migliori ricordi che ho dell’esperienza in Reyer riguardano le emozioni vissute insieme ai tifosi nel nostro palazzetto sempre pieno. C’era sempre un’energia pazzesca, mi sono divertito un sacco a giocare davanti ai nostri tifosi.

La Reyer è il Club con il più alto grado di professionalità in cui io abbia giocato, questo mi ha permesso di concentrarmi solamente sul mio lavoro e sulla pallacanestro. Sono davvero felice che abbia ottenuto grandi successi, ho visto che Walter ha raggiunto 300 panchine da head coach e sorrido se penso che ero in campo quando ha ottenuto la sua prima vittoria in Reyer, nel 2015. Ciò che è riuscito a fare insieme allo staff e al Club è straordinario. Ho grande rispetto per lui e per il suo metodo di lavoro e sono felice che abbia raggiunto 300 panchine.

Sono inoltre contento per come Bramos abbia ricoperto sempre più il ruolo di leader, è un professionista esemplare, come Tonut che è cresciuto ogni anno e ora è un giocatore che unisce estro alla solidità. Tra quelli con cui ho giocato c’è ancora Stone di cui ho grande rispetto, è sempre presente nelle piccole cose delle partite e l’unica cosa che gli interessa è vincere.

Anche dell’esperienza a Varese ho ottimi ricordi, avevamo un bel gruppo di giocatori e i derby con Cantù erano speciali. Sono ancora in contatto con gli staff dei due team e voglio fare un grosso in bocca al lupo per il futuro ad entrambi i Club, solo amore e rispetto per Reyer e Varese!”.

Fonte: Reyer Venezia.