Dalle colonne della Gazzetta dello Sport arrivano le parole del presidente FIP Gianni Petrucci, che ha parlato a lungo dei temi attuali della pallacanestro italiana.
Su come aiutare i club in difficoltà: “L’unica misura è il credito d’imposta sulle sponsorizzazioni sportive, salverebbe tutte le società professionistiche e non solo”.
Sui club in difficoltà: “Sono anni che si auspicavano norme non più rigide ma rispondenti a un campionato dove se parti sai pure che devi terminarlo. Norme fatte nella piena autonomia della Comtec con la conoscenza dei presidenti di Lega. Roma? Parte sempre ad handicap per il problema dell’assenza di un palasport. Difficile trovare un investitore nuovo con questa pre messa. Speriamo il meglio, anche se penso che non sarà facile trovarla di nuovo in A”.
Sul ripartire a porte chiuse: “Spero di no. Se aprono teatri e cinema dal 15 giugno…”
Sui ripescaggi e la scelta di Torino: “Ci sono stati dei presupposti per agire così. E poiché non ho sentito pareri contrastanti degli altri club vuol dire che è stato fatto tutto secondo giusti criteri. Quello che conta non è essere tutti d’accordo ma avere la maggioranza, e decidere. Nessun club di A2 mi ha personalmente cercato, ora punto a una grande novità: portare Genova in A, vediamo se riesco a convincere Beniamino Gavio, imprenditore di successo che ha Tortona in A2”.
Sul tema del diritto sportivo: “Non esiste un pensiero unico ma un pensiero che si adatta al le circostanze. Nel calcio il lodo che porta il mio nome fu fatto per evitare di trovarsi senza sport in quelle città che d’incanto si erano ritrovate con problemi. Sto pensando a qual che idea del genere nel basket, lo dirò nel consiglio federale di venerdì prossimo. Sarà qualcosa che possa creare interesse e faccia entrare grandi imprenditori nel basket”.
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