Pau Gasol parla della morte di Kobe: Ho pianto e per giorni non sono uscito di casa

Gasol: Spetta a ciascuno di noi raccogliere l’eredità che ci ha lasciato, per dare continuità a quello che ha fatto

Pau Gasol, in una lunga intervista a La Times, ha parlato della morte del suo ex compagno ed amico fraterno Kobe Bryant.

“Ero a Barcellona e stavo tornando da una partita di pallacanestro. Ero a due-tre minuti da casa quando mia moglie ha ricevuto un messaggio da un amico che diceva che Kobe era morto in un incidente in elicottero. Mi sono sentito perso, non capivo. Poi ho visto una foto sul telefono ed era l’articolo che ne parlava. Sono diventato tutto bianco. La fine del viaggio in auto è stata silenziosa. Quando sono tornato a casa ho iniziato a piangere. Ho avuto difficoltà a trovare le parole, sono rimasto a casa tranne quando avevo degli appuntamenti medici. Non ho parlato con nessuno per diversi giorni tranne che con Rob Pelinka” ha detto il centro spagnolo. “Aveva ancora così tanto da vivere, a soli 41 anni. Spetta a ciascuno di noi raccogliere l’eredità che ci ha lasciato, per dare continuità a quello che ha fatto. Dobbiamo diffondere i suoi valori e tenerli in vita. Continuiamo a parlarne, a tenerlo in mente. È stato meraviglioso e commovente vedere la connessione che aveva con la figlia e sono sicuro che fosse anche un grande marito.”