Paolo Vazzoler, presidente della Nutribullet Treviso, commenta il taglio delle affluenze su La Tribuna: «Fa male perché è l’ennesimo impatto psicologico che ti fa percepire di nuovo un momento di pericolo. In verità, salvo rari casi, non si arrivava mai al 60%, questo per la ritrosia ad usare le mascherine, per la mancata mobilità nel palasport, per la riduzione dell'”effetto festa”: la partita non è un film, il tifoso partecipa attivamente».
E sulla riunione di domani: «Ogni possibile soluzione ha pro e contro. Ci confronteremo e valuteremo. C’è però una differenza rispetto all’anno scorso: grazie al vaccino e, in particolare, alla terza dose gli impatti fisici di un contagio si stanno dimostrando blandi ed è stato possibile limitare le quarantene per chi è entrato in contatto con un positivo. È una bella cosa non solo per lo sport, ma ancor più dal punto di vista sociale».
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