Olimpia, una finale contro gli esterni e l’entusiasmo di Napoli

Olimpia, una finale contro gli esterni e l’entusiasmo di Napoli

L'Olimpia approda in finale dopo il doppio +23 contro Trento e Venezia

Come tutte le finali di Coppa Italia sarà anomala, perché viene affrontata senza neanche un giorno di stop rispetto alla semifinale. L’Olimpia ha affrontato tante gare con meno di 48 ore di pausa, ma mai meno di 24. Ovviamente, vale anche per Napoli. Nelle coppe è sempre così. L’Olimpia ha vinto le prime due partite di Torino imponendosi nel primo tempo in cui ha costruito vantaggi importanti per poi chiudere a più 23 in entrambe le occasioni. Shavon Shields ha segnato 21.0 punti per gara in Coppa Italia, ne ha segnati 28 contro Venezia, ha il 44.5% da tre e contro l’aggressione difensiva avversaria ha risposto distribuendo anche 4.0 assist di media. Ma tutti hanno aiutato finora: Johannes Voigtmann sta segnando 12.5 punti con 5.0 rimbalzi; Shabazz Napier ha 13.0 punti e 3.5 assist, ma sono stati sei contro Venezia; Nik Melli è il miglior rimbalzista con 8.0 a partita. Alla terza gara della settimana servirà il sostegno di tutti com’è stato soprattutto in semifinale (Flaccadori, Tonut, le zampate di Mirotic, i minuti di Ricci, l’apporto sui due lati del campo di Devon Hall, la fisicità di Hines). Napoli però è una squadra che gioca sulle ali dell’entusiasmo: contro Brescia ha comandato per 40 minuti, contro Reggio Emilia si è imposta rimontando. E’ una squadra che ha gerarchie precise e giocatori in grado di occupare più di un ruolo, finendo magari con quattro esterni e un solo lungo, alle volte un ulteriore tiratore come Tomislav Zubcic. Gli esterni sono i punti di forza di Napoli, che in campionato è saldamente in zona playoff. L’Olimpia gioca la sua finale di Coppa Italia numero 12, la prima contro una squadra di Napoli ma la seconda a Torino. Successe anche nel 1972 contro Varese.

GLI ARBITRI – Saverio Lanzarini, Denny Borgioni, Edoardo Gonella.

NOTE – Si gioca domenica 18 febbraio alla Inalpi Arena di Torino, palla a due alle ore 17:45, diretta su Dazn, DMax, Eurosport 1.

Nicolò Melli al tiro contro Tariq Owens

LA GEVI NAPOLI – Jacob Pullen agisce da sesto uomo normalmente ma è il giocatore più pericoloso a disposizione di Coach Igor Milicic, esperto tecnico croato al primo anno a Napoli. Pullen ha segnato 23.0 punti di media in Coppa Italia ed è andato in lunetta 19 volte con 17 realizzazioni. Ha tanta esperienza di Italia e ha toccato anche l’EuroLeague a Barcellona. Ha fisico e grandi istinti realizzativi. I tre esterni del quintetto sono il canadese Tyler Ennis (visto anche al Fenerbahce), 13.0 punti e 7.0 assist di media nelle prime due uscite; il tiratore Markel Brown, un altro veterano con 113 partite NBA in carriera che in ITalia ha fatto bene anche l’anno passato a Varese e in questa Coppa Italia ha 17.5 punti di media con 6/11 da tre; e Michal Sokolowski, bomber polacco che si sposta anche da 4 finto quando Coach Milicic opta per lo “smallball” com’è successo nell’overtime della semifinale. Sokolowski sta segnando 13.5 punti per gara con 8.0 rimbalzi. L’ala forte titolare è Tomislav Zubcic (6.5 punti e 7.5 rimbalzi di media) che a Torino non sta tirando da tre com’è solito fare, ma fu decisivo nella vittoria di Napoli con l’Olimpia in campionato e in generale sta producendo una stagione di altissimo livello. Il centro è un altro ex varesino, Tariq Owens, superbo saltatore (7.5 punti e 5.5 rimbalzi di media a Torino). Giovanni De Nicolao tra gli esterni e Alessandro Lever tra i lunghi completano una rotazione normalmente di otto uomini.