Olimpia on the road: Atene/Olympiacos nel palasport che ricorda San Siro

Olimpia on the road: Atene/Olympiacos nel palasport che ricorda San Siro

Prima trasferta ad Atene, questa volta al Pireo, per affrontare l’Olympiacos che sta disputando la migliore stagione europea degli ultimi anni

ATENE – Prima trasferta ad Atene, questa volta al Pireo, per affrontare l’Olympiacos che sta disputando la migliore stagione europea degli ultimi anni, ha vinto nettamente la gara di andata ed è reduce dal successo in Coppa, a Creta. Tra una settimana si tornerà qui per affrontare il Panathinaikos. Il livello di difficoltà stasera è massimo, ma al Pireo è sempre stato così fin dai tempi in cui i biancorossi sono diventati una superpotenza del basket continentale, nella seconda metà degli anni ’90. Il primo trionfo europeo risale al 1997, a Roma, una Final Four alla quale aspirava anche l’Olimpia. Nei quarti di finale, perse la partita decisiva in casa contro l’Olimpia Lubiana. L’Olympiacos guidato da David Rivers e con Giorgios Sigalas, che in seguito avrebbe giocato proprio a Milano, vinse le Final Four. Christos Stavropoulos, giovane greco trapiantato a Trieste, venne incaricato di guidare la delegazione greca. Dopo quell’esperienza, sarebbe approdato al club del Pireo come manager. E per 19 anni sarebbe rimasto in quella posizione. La prima volta che è venuto qui da avversario è stato premiato dal club e ha ricevuto una standing ovation. L’Olympiacos è stato una parte importante della vita di Stavropoulos anche se a Milano ha trovato un altro posto che può chiamare casa. È un viaggio importante anche per Dinos Mitoglou: al rientro dall’infortunio patito a Kazan, trova la squadra storicamente rivale da quella da cui proviene. Non è diverso per Kyle Hines che qui, vincendo da giovane emergente due volte l’EuroLeague, ha costruito una parte importante della sua leggenda di giocatore vincente. Kostas Sloukas, Georgios Printezis, Kostas Papanikolau erano con lui in quelle vittorie. Dal punto di vista cestistico è una città spaccata, tra i rossi dell’Olympiacos e i verdi del Panathinaikos, ma nel corso della storia sono emerse anche altre realtà, soprattutto l’AEK Atene che ha giocato una finale di EuroLeague nel 1998 contro la Virtus Bologna allenata proprio da Ettore Messina.

L’ARENA – SEF è il nome dell’impianto che sorge praticamente in riva al mare, al porto del Pireo. Significa Pace e Amicizia e per anni si è ironizzato su quanto poco pacifica e amichevole fosse in realtà una delle arene più ostili d’Europa per le squadre avversarie. In realtà è un impianto piuttosto datato, con spazi enormi, per cui è il pubblico ad averlo reso negli anni quasi inviolabile. Per raggiungere gli spogliatoi si percorre un lungo corridoio. All’interno contiene diverse palestre e i muri sono tappezzati di ricordi della storia dell’Olympiacos, incluse immagini di campi all’aperto. Le cifre confermano quanto sia complicato vincere qui, persino in condizioni climatiche che la pandemia ha reso differenti. L’Olympiacos su 11 gare è caduta solo una volta finora. L’arena è servita durante le Olimpiadi del 2004 anche se le finali del torneo di basket si giocarono ad OAKA. L’altra curiosità è la conformazione dell’impianto che – per chi lo ricorda – è praticamente identico al vecchio Palazzone di San Siro con il tetto fatto a conca. Solo che qui non nevica.

IL RICORDO – La prima vittoria al Pireo non si scorda mai, anche perché è legata ad un momento molto buono ovvero la stagione2013/14 quando l’Olimpia sfiorò l’accesso alle Final Four. Al Pireo vinse la prima di tre gare esterne consecutive (seguirono Vitoria e Istanbul-Fenerbahce) oltre che la terza di una striscia di sette vittorie consecutive che è ancora oggi record societario nella competizione. In campo quella sera – fu decisivo un canestro da tre di Keith Langford – c’era anche Nik Melli e per oltre 18 minuti.

TRAVEL NOTES – Atene è una città enorme, ma le procedure di sbarco sono veloci: recuperati i bagagli, alla squadra come al solito viene permesso di evitare il terminal pubblico e di uscire da una porta secondaria. Il traffico può essere imponente, non questa volta, ma il viaggio verso l’hotel dura circa 40 minuti. In compenso siamo già nella zona del Pireo e per raggiungere il palasport ne bastano dieci al massimo. L’aspetto più curioso è che due ore prima dell’Olimpia giocherà nella stessa area geografica, nello stadio, l’Atalanta in Europa League, una gara attesissima in cui difenderà il 2-1 del match di andata. Internamente all’Olimpia è un derby tra Christos Stavropoulos e il duo orobico Fioretti-Rossini. La squadra si è allenata alle 11.30 locali, orario classico anche delle partite casalinghe, ma stasera si gioca un’ora più tardi, le 21.45 locali, proprio per evitare che la zona venga ingolfata dal traffico causato anche dalla partita di calcio.