Olimpia Milano on the Road, in Francia per chiudere la stagione regolare

Olimpia Milano on the Road, in Francia per chiudere la stagione regolare

L’ASVEL (ovvero Association Sportive Villeurbanne and Éveil Lyonnais) gioca le sue gare interne a Lyon, all’Astroballe, un impianto elegante, in periferia, ancora moderno

L’ASVEL (ovvero Association Sportive Villeurbanne and Éveil Lyonnais) gioca le sue gare interne a Lyon, all’Astroballe, un impianto elegante, in periferia, ancora moderno, nonostante non sia più nuovissimo e sia destinato ad essere sostituito visto che il club sta progettando una nuova arena da 16.000 spettatori. Il club diretto dal grande Tony Parker dal 2017, infatti, dopo aver giocato due anni con una wild-card è adesso tra i possessori di licenza permanente. Si tratta del club più titolato di Francia: nel 1948 diventò il frutto della fusione tra Villeurbanne e Lyon. Venti volte ha vinto il titolo francese e 10 volte la Coppa. Nel 2019, dentro la società è entrato il club di calcio locale, l’Olympique. Del club fa parte con una quota anche Nicolas Batum, un altro giocatore NBA. È curioso segnalare che Parker ha giocato all’ASVEL solo brevemente nel 2011 durante il lockout NBA e Batum mai. Uno p cresciuto a Parigi e l’altro a Le Mans. La loro presenza dà la dimensione della cultura sportiva che permea la società. Anche in campo europeo, l’ASVEL vanta discrete tradizioni. Nel 1976 perse la semifinale di Coppa dei Campioni contro il Real Madrid; nel 1997 raggiunse le Final Four di Roma vinte dall’Olympiacos perdendo la semifinale con il Barcellona; nel 1983 giocò a Palma di Majorca la finale di Coppa delle Coppe perdendola contro Pesaro; nel 1996 proprio contro Milano perse la semifinale di Coppa Korac. I due più grandi giocatori della storia sono Alain Gilles, playmaker francese, che ha giocato qui fino al 1986 vincendo otto titoli, e ha anche allenato la squadra, e Delaney Rudd. Gilles è stato la prima grande star del basket francese e a lui è dedicato il trofeo ogni anno assegnato al miglior giocatore locale; Rudd è stato il primo grande americano del club, due volte MVP della lega francese e l’uomo che trascinò la squadra alle Final Four di Roma. Ambedue giocavano con il 4, il numero che è stato ritirato in onore di entrambi. Un po’ come l’8 di Milano, ritirato sia per omaggiare Mike D’Antoni che Sandro Gamba.

L’ARENA – L’Astroballe è stato inaugurato nel 1995, può contenere un po’ di 5.000 spettatori. Si trova nel quartiere di Cussett, a Villeurbanne che a sua volta è un sobborgo ampio di Lyon. L’Olimpia ha giocato qui due volte negli ultimi due anni e ha perso ambedue le volte. Come detto, entro la fine dell’anno dovrebbero cominciare i lavori per la costruzione della LDLC Arena che diventerà la nuova casa dell’ASVEL.

IL RICORDO – È tempo di ricordi per Malcolm Delaney perché ricorrono i 10 anni della più significativa stagione della squadra di Chalon che nel 2012 vinse il titolo francese, la Coppa di Francia e la Leaders Cup. Il giovane Delaney era il playmaker di Chalon. Della stessa squadra faceva parte Joffrey Lauvergne. In quella stagione, Tony Parker fu giocatore del mese della lega transalpina “in prestito” all’ASVEL da San Antonio. Nicolas Batum spese qualche gara a Nancy. Il giocatore giovane emergente fu Evan Fournier, adesso ai New York Knicks, che giocava a Poitiers. Dieci anni sono tanto tempo. Delaney è stato intervistato dal club di Chalon per un documentario su quella storica tripletta.

TRAVEL NOTES – L’Olimpia si è allenata a Milano prima di raggiungere Malpensa nel pomeriggio di ieri e volare verso Lyon, un’ora appena. È l’ultima trasferta della regular season, chiaramente non è nata sotto gli auspici migliori viste le assenze, ma si cercherà di strappare la vittoria ed eguagliare il record di 10 successi esterni su 17 gare in una stagione europea. L’ultimo allenamento c’è stato questa mattina all’Astroballe. La squadra locale è in discrete condizioni. Domenica scorsa ha vinto in campionato con Le Portel 85-65. Ha segnato 25 punti il giovane fenomeno di 18 anni Victor Wembanyama, che era assente nella partita di Milano, è alto 2.18 ma è agile, ha braccia interminabili e sa tirare da fuori. Causa infortuni, questa sarà solo la sua 13° partita stagionale, ma è lo stesso considerato un candidato per il trofeo di “Rising Star”.