Nikola Mirotic: Qui per portare l’Olimpia in alto, dove merita

Nikola Mirotic: Qui per portare l’Olimpia in alto, dove merita

La presentazione ufficiale di Nikola Mirotic live. La stella montenegrina in conferenza stampa dallo Starhotels di Piazza Fontana

La presentazione ufficiale di Nikola Mirotic live. La stella montenegrina in conferenza stampa dallo Starhotels di Piazza Fontana, Milano.

Christos Stavropoulos: «Sono molto felice oggi per due motivi. Uno che di nuovo siamo qua per cominciare una nuova stagione, carichi. La seconda, più importante, che cominciamo le presentazioni con un grande giocatore, Nikola. Ci tengo a dire che tutto questo non sarebbe stato possibile senza la dimostrazione d’amore del signor Armani e del signor Dell’Orco. Il merito è tutto loro. Abbiamo avuto il timing giusto per portare Nikola qua. Felici di esserci riusciti, di aver firmato questo grande giocatore. 

Nikola Mirotic: «Per me è un grande giorno, un grande onore vestire questa maglia.Vedo tanta gente, ed è una sorpresa. Nessun dubbio che questa sia una grande sfida per me, come persona, come giocatore. Orgogliosi di far parte di questa organizzazione, così prestigiosa. Ho avuto modo di allenarmi con la squadra, ci sono tutte le premesse per avere una grande stagione. Grazie a tutti quelli che hanno reso possibile il mio arrivo: Armani, Dell’Orco, Stavropoulos, Messina, e chi lavora dietro le quinte».

«Il primo contatto tra il mio agente e Christos, Quindi un confronto molto positivo con Messina sul ruolo, sulle aspettative, e su Milano. Poi ho parlato con alcuni giocatori, da Melli ad Hines, Shields, Pangos. Tutti mi hanno dato il benevenuto, e questa è stata la fine della trattativa».

«Questa è una squadra di tradizione, una società costruita per grandi risultati. Volevo una squadra con il potenziale da Final Four. Quando vedete il roster, i veterani, il coach, l’organizzazione… Milano ha tutto questo. Cercavo anche un posto in cui la mia famiglia potesse vivere bene ed essere felice. La mia visione del basket è la stessa di questa squadra. Tutto era perfetto»

«Gigi Datome, un giocatore leggendario. Un onore essere paragonato a lui per tutto quello che ha significato e fatto». 

«Ho visto gara-7 con la Virtus. La squadra ha vinto tanto in questi anni. Ho parlato anche con degli ex, ho raccolto ogni informazione possibile. E tutte erano positive. E già in questi dieci giorni ho visto come funziona questo club. Il più vicino ad una franchigia NBA che abbia mai visto».

Su Messina: «Credo che sia uno dei due, tre migliori coach della storia di EuroLeague. Persona per cui combatterò, farò bene, perché da giovane mi ha dato un’opportunità. Allora ero pronto, e da allora le cose sono solo andate bene. Quello che abbiamo fatto a Madrid l’ho ritenuto non finito, ecco perchè ho ritenuto opportuno tornare con lui. CI siamo visti in questi anni, in Europa e in NBA. CI tengo molto a lui».

«Non sono il tipo di persona che guarda a quello che si dice alle spalle, che si racconta. Vivo il momento. In merito a quest’estate, sono concentrato solo sull’opportunitò di giocare per Olimpia Milano. Tutto il resto riguarda il mio agente e la mia società. Vivo il momento e sono pronto a dare tutto».

Christos Stavropoulos: «Importante è avere un coach come Ettore Messina. Ettore ha parlato con lui, è la persona ideale e rende il mio lavoro più facile. Con parole chiare fa comprendere ai giocatori il loro ruolo e le aspettative. Con le trattative non sai mai come vada a finire. Però su Nikola ero convinto alla fine di potercela fare. Tutto è andato bene».

Nikola Mirotic: «Credo che la LBA sia in crescita. Una lega molto competitiva, con molti grandi giocatori che sono arrivati in questi anni, anche americani che conosco. Ho subito capito la grande rivalità con la Virtus, l’ho capito arrivando qui e ci vedremo subito in Supercoppa. Come in Spagna è una lega che ti prepara molto bene per gli impegni di EuroLeague. Oltretutto, importante per i giocatori italiani ad avere minuti».

«Per vincere in EuroLeague servono giocatori perimetrali capaci di creare, ma alla fine è uno sport di quadra in cui conta arrivare alle Final Four nella miglior condizione. Questione di forma e fortuna. Io le ho fatte sei volte, e sfortunatamente non sono mai riuscito a vincerla. Conta forma e momento, come capitato al Real Madrid quest’anno».

«Ettore vuole che io aiuti la squadra nel modo migliore. C’è la possibilità che io possa giocare dei minuti da 3. Quello che ho fatto in NBA la prima volta, e a volte anche a Barcellona. Le cose hanno sempre funzionato bene. Soprattutto in Europa con le difese che cambiano, e il giocatore in questione (io) ha tiro da fuori. La cosa mi è piaciuta, lo sto facendo già in allenamento»

«EuroLeague ogni anno cresce, ogni anno le squadra fanno il possibile per essere più forti. Lo ha fatto anche Olimpia Milano. Serve fortuna, ad esempio a livello fisico, quest’anno qui è stato molto penalizzante. Possiamo essere la squadra che torna dove questa società merita di stare, in cima».

«A Madrid ero un ragazzino. Ora ho 32 anni. Allora cercavo di sopravvivere in prima squadra. In mezzo c’è stata una bellissima carriera tra NBA, Barcellona, Final Four. Arrivo da una carriera solida, ma mi sento fortunato: sono in salute, ho entusiasmo, ho voglia ancora di giocare e vincere. Sono una persona fortunata, e cercherò di metterla a frutto».

Su Savicevic: «E’ una leggenda. Sono cresciuto giocando a calcio, lo seguo, sono un appassionato. Grazie all’allenatore che è qui oggi, Vujacic, ho preso la palla in mano e ho imparato dal nulla. In breve partendo dal Montenegro sono arrivato a Madrid, il resto è storia nota».

Christos Stavropoulos: «Non è stata una trattativa tosta. C’era l’ansia di chiuderla, normale con un giocatore così. Quanto è durata? Una settimana, dieci giorni».