Rientrata sabato a Milano, giusto in tempo per festeggiare il compleanno di Jerian Grant, l’Olimpia si è preparata con pochissimo tempo a disposizione per il tradizionale derby con Varese (si gioca alle 17.00, diretta su Discovery Plus). L’obiettivo è prolungare la striscia vincente e chiudere bene un’altra settimana che coincide con la vigilia di una severa sequenza di gare sia pur casalinghe: Maccabi, Efes Istanbul e Venezia in cinque giorni. L’Olimpia ha vinto venerdì sera a Vitoria giocando un’altra partita difensivamente pregevole: da quando è cominciato il campionato l’Olimpia ha concesso 68.2 punti per gara tra le due competizioni e nelle ultime tre gare ha ritrovato anche il tiro da tre della stagione scorsa (in EuroLeague ha il 41.7%, a Vitoria ha fatto il 44.4%), nonostante l’assenza del tiratore scelto Troy Daniels. La partita di Varese è carica di significati: è un derby, è una sfida di estrema tradizione, e negli avversari spiccano le presenze come dirigente di Luis Scola, in campo di Alessandro Gentile, ex capitano dell’Olimpia, e di Andrea Amato che è cresciuto nelle giovanili biancorosse. Oltre ovviamente, a parti invertite, alla presenza sulla panchina dell’Olimpia di Gianmarco Pozzecco, playmaker dell’ultimo scudetto vinto 22 anni fa da Varese.
VARESE – Ha protetto il fattore campo nell’esordio contro Brescia ed è caduta a Bologna nella seconda giornata di Serie A. Alessandro Gentile è il primo realizzatore (13.5 di media) e anche il primo negli assist (4.0 a partita). Sono uomini chiave anche la guardia Anthony Beane (12.0 punti con il 50.0% da tre), il centro John Egubnu (13.0 punti, 12.0 rimbalzi, il 69.5% nel tiro da due) e l’ala forte Jalen Jones (10.0 punti, 5.5 rimbalzi). Finora sono partiti in quintetto sia la guardia Elijah Wilson che il playmaker Giovanni De Nicolao, mentre hanno avuto spazio il lituano Paulius Sorokas, un’ala di 2.00, e il centro di scuola americana Guglielmo Caruso. In rotazione anche Giancarlo Ferrero, una bandiera, e il regista Andrea Amato. Potrebbe debuttare il playmaker americano Trey Kell, finora fermo per infortunio.
COACH GIANMARCO POZZECCO – “Varese è una squadra che ha cambiato tanto e come tante altre è un cantiere aperto, però ha già un’identità precisa, i suoi giocatori sanno cosa fare, dove vogliono andare e come, con un leader riconosciuto che è Alessandro Gentile, attorno a cui ruotano elementi interessanti come John Egubnu. L’assenza del playmaker Trey Kell ha inciso, ma anche grazie al suo ritorno Varese è una squadra destinata a crescere. Noi dobbiamo recuperare le energie fisiche e mentali per giocare con continuità, pur consapevoli che dopo 48 ore avremo un’altra gara molto difficile”.
GLI ARBITRI – Saverio Lanzarini, Beniamino Attard, Martino Galasso.
I PRECEDENTI VS. VARESE – Milano-Varese è una delle classicissime del basket italiano. L’Olimpia è la squadra che ha vinto più scudetti, 28, ma Varese è la squadra italiana che ha vinto più volte la Coppa dei Campioni, cinque, raggiungendo la finale per il titolo europeo per 10 edizioni consecutive negli anni ‘70. Nella prima parte degli anni ’70, la rivalità tra queste due squadre ha raggiunto picchi altissimi. Per tre stagioni consecutive, nel 1971, 1972 e 1973, il titolo italiano è stato assegnato attraverso uno spareggio in territorio neutrale (due volte a Roma, una a Bologna) tra queste due squadre. Varese ha vinto due volte, Milano si è imposta in una circostanza, il 4 aprile 1972 quando il Simmenthal a Roma sconfisse l’Ignis 65-60 ovviando ai 25 punti di Manuel Raga e ai 22 con 13 rimbalzi di Dino Meneghin. L’Olimpia ebbe quattro uomini in doppia cifra e vinse la battaglia a rimbalzo 35-27 grazie ad un Arthur Kenney da 12 punti e 16 rimbalzi. Renzo Bariviera ebbe 12 punti, 6 palle rubate e segnò due tiri liberi chiave nel finale, le due guardie Iellini (10) e Brumatti (14) segnarono 24 punti in coppia. Lo spareggio più drammatico però fu precedente, nel 1966: Varese decise di schierare l’italoamericano Tony Gennari e vinse 74-59. Lo scudetto fu assegnato al Simmenthal a tavolino quando venne stabilito che l’utilizzo di Gennari (che era diventato italiano solo il giorno precedente la partita) era da considerare irregolare. In tutto, il bilancio tra le due squadre è di 107-76 per l’Olimpia; 60-28 per l’Olimpia a Milano, 45-42 per Varese sul suo campo, 5-3 per l’Olimpia in campo neutro.
LA VARESE CONNECTION – L’ex di turno è Alessandro Gentile che ha giocato a Milano dalla stagione 2011/12 al 2016, vincendo uno scudetto da MVP della finale nel 2014. Ha giocato a Milano 187 partite di campionato con 2.145 punti, ventesimo di sempre. Andrea Amato è cresciuto nelle giovanili dell’Olimpia e ha anche trascorso una stagione in Serie A, 2015/16. Gianmarco Pozzecco, assistente di Coach Ettore Messina, ha giocato a Varese vincendo lo scudetto della stella e in seguito ha anche allenato la stessa squadra.
GAME NOTES – Shavon Shields dopo i 19 punti segnati contro Trento, ha superato quota 500 punti segnati in maglia Olimpia. Adesso ne ha 506.
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