Nicola Brienza, allenatore della Pallacanestro Cantù, lancia la sua seconda avventura nel comasco dalle colonne de La Provincia.
“La squadra dovrà possedere solidità e per averla è imprescindibile l’aspetto difensivo. Perché, soprattutto in A2, è la base di partenza. Come la mia Pistoia nell’anno della promozione. Dovremo essere brutti e cattivi oltre che sempre pronti a sporcarci le mani. Pochi fronzoli, niente stronzate. Badare alla sostanza.”
“Non nascondiamo di poterci permettere uno dei budget più rilevanti della categoria, ma se mi guardo intorno e osservo alcuni movimenti delle nostre più dirette concorrenti, allora realizzo che anche altri club stanno piuttosto bene, economicamente parlando.”
“La pietra miliare è poter contare su dieci giocatori ‘veri’ in rotazione. Sei esterni e quattro lunghi. Su questo non si transige.”
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