Non può che essere soddisfatto coach Nicola Brienza per il risultato arrivato dal parquet del “PalaPentassuglia”: dopo una vera e propria battaglia, giocata anche sui nervi, l’Estra Pistoia è riuscita ad espugnare il parquet brindisino per 72-78 conquistando la prima vittoria dell’anno in LBA arrivata alla quinta giornata e contro una squadra che, prima del match, aveva zero punti in classifica come i biancorossi.
“E’ stata una partita combattuta fra due squadre che dovevano provare a sbloccarsi – afferma il coach biancorosso – la tensione era alta e, in certi momenti, questa paura ha anche bloccato il gioco. Noi siamo stati bravi a fare il break e poi a respingere gli assalti di Brindisi. Ci siamo tolti da quota zero e non possiamo che essere contenti, è il segnale che ci siamo anche noi: era una partita importante perché aveva una valenza importante non per quel che concerne la stagione, e i risultati di oggi dimostrano che ci sarà da lottare fino all’ultima giornata, ma per sbloccarsi ed entrare anche noi dentro il campionato.
Sono contento per i ragazzi perché nelle precedenti quattro gare abbiamo sempre lottato, in alcuni casi siamo stati anche sfortunati, ma nessuno ha mai fatto un passo indietro e abbiamo sempre provato a migliorarci. Per questo è una bella vittoria per loro, per Pistoia, per il club visto che c’era bisogno di togliersi la scimmia che avevamo addosso. Personalmente sono estremamente contento perché ci siamo imposti in un campo molto caldo e difficile come quello di Brindisi”.
Tutta la squadra si è spremuta, sia in attacco che in difesa, dimostrando ancora una crescita costante rispetto alle precedenti uscite, ma in questa circostanza la copertina se l’è presa Charlie Moore con i suoi 30 punti (e 36 di valutazione) in 28′ giocati.
“Charlie ha fatto la differenza – commenta coach Brienza in riferimento al suo numero 8 – ma anche in altre partite era stato importante in termini di personalità e di produzione, però un solo giocatore non fa vincere le partite. Mi porto dietro la sua prestazione superlativa ma la squadra nei momenti importanti ha provato a fare qualcosa insieme e così siamo riusciti a fare una buona difesa, o un passaggio in più, che poi sono stati decisivi. Ovvio, comunque, che servono anche i campioni e in questo caso Moore ha dimostrato di essere un giocatore di altissimo livello”.
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