Nets, ecco Jordi Fernandez: Credo nella squadra, non nel singolo. Scariolo il mio ‘padre’ europeo

Nets, ecco Jordi Fernandez: Credo nella squadra, non nel singolo. Scariolo il mio ‘padre’ europeo

Il nativo di Badalona è anche il CT della nazionale canadese, con cui ha vinto la medaglia di bronzo nell'ultimo Mondiale

Prima conferenza stampa di Jordi Fernandez da coach dei Brooklyn Nets, in cui il tecnico spagnolo si è presentato parlando a lungo dei suoi metodi e del suo background.

Tra i tanti colleghi ringraziati Fernandez cita anche Sergio Scariolo – “Il mio padre per la pallacanestro europea” e ovviamente Mike Brown -“Il padre per il basket USA”-. Di entrambi ha esaltato la capacità di parlare con i giocatori.

“Vedremo da subito dei miglioramenti, un team connesso, competitivo e altruista“, ha esordito Fernandez. “Questo settore si basa sui risultati e sui progressi….Sappiamo che ci sono dei passi giusti da fare. Ma la cosa più importante per me è credere nel successo di squadra piuttosto che in quello personale. Perché, come sapete, io stesso, e credo sia un chiaro esempio, non sarei seduto qui senza il successo che hanno avuto i Sacramento Kings e la nazionale del Canada. Non si tratta di me. Si tratta dell’organizzazione, dei giocatori, e anche di me, tutti noi avremo un ruolo….

La mia esperienza nell’NBA, il mio percorso a partire dal lavoro sullo sviluppo dei giocatori fino alla sala video, ogni passo del percorso penso che mi consentirà di organizzare uno staff di allenatori, dando a tutti un messaggio chiaro di quello che sarà il processo e la struttura, in modo da poter pensare solo a lavorare con i giocatori…”

“Le mie esperienze da head coach in Europa, in G League e con la Nazionale canadese.  Tutte esperienze di cui avevo bisogno. Questo ci aiuterà a creare ‘The Brooklyn Way’”.

Siamo entusiasti non solo di far parte della comunità, ma anche di creare qualcosa di cui tutti saranno orgogliosi’.

Fernandez ha definito una priorità la conferma di Nic Claxton, in scadenza di contratto.

“Parliamo di uno dei pochi big man davvero versatili in difesa….Credo che diventerà il Defensive Player of the Year. Per noi è la priorità di quest’estate, anche per il modo in cui possiamo sfruttarlo in attacco – ovviamente è ottimo nel pick-and-roll, è veloce nell’attaccare il ferro, ma anche la sua capacità di giocare il dribble-handoff che, come sapete, ultimamente nell’NBA è uno stile molto efficiente”.

Qui la conferenza stampa integrale.