Morte Kobe Bryant: l’elicottero non certificato per volare in condizioni di scarsa visibilità

La Island Express Helicopters, compagnia proprietaria del Sikorsky S-76B precipitato sulle colline di Calabasas, a Los Angeles, è certificata solo per operare secondo le regole del volo visivo

L’elicottero in cui ha perso la vita Kobe Bryant con la figlia Gianna Maria ed altre sette persone non aveva la licenza per volare in condizioni di scarsa visibilità, scrive il Ny Post.

La Island Express Helicopters, compagnia proprietaria del Sikorsky S-76B precipitato sulle colline di Calabasas, a Los Angeles, è certificata solo per operare secondo le regole del volo visivo, il che significa che i piloti devono essere in grado di vedere chiaramente all’esterno dell’aeromobile. Regole che permettono di volare con almeno tre miglia di visibilità e un tetto di nuvole non inferiore di 1.000 piedi dal suolo.

Come scrive Repubblica, L’elicottero aveva a bordo strumenti sofisticati che il F.A.A, il Federal Aviation Administration, aveva approvato per il volo strumentale e il pilota Ara Zobayan era anche abilitato per questo tipo di volo, ma molto probabilmente aveva poca esperienza nel farlo a causa delle limitazioni operative dell’azienda. Un operatore all’aeroporto di Van Nuys, dove ha sede la compagnia, ha affermato che nessuno degli operatori charter si è mai preoccupato di ottenere la certificazione per il volo strumentale, perché è ritenuto semplice navigare a bassa quota nel sud della California visto il tempo soleggiato. A sostegno di questa tesi le parole di , un servizio di charter e scuola di volo con sede nello stesso aeroporto di Van Nuys di Island Express. “Nessuna delle compagnie di charter locali ha la certificazione di volo strumentale, perché la certificazione significherebbe un aumento drastico della formazione, dell’attrezzatura e dei requisiti assicurativi. Persino gli elicotteri della polizia locale non ce l’hanno. Non ne vale la pena, non voliamo comunque in quel tipo di tempo. E il più delle volte il tempo è buono”, ha detto Claudia Lowry, proprietaria del Gruppo 3 Aviation.

Fonte: NY Times.