Nella video chat di ieri con Backdoor Podcast è stato ospite Riccardo Moraschini, giocatore dell’Olimpia Milano che ha parlato della sua stagione alla corte di Messina e del suo progresso dopo l’infortunio, la stagione a Brindisi e alcuni aneddoti sulla sua carriera. Qui alcuni estratti:
I liberi decisivi contro il Panathinaikos:
Quel momento contava, tiravo due liberi davanti a 15000 persone che fischiavano e sentivo che la palla pesava tanto, ma ho cercato di fare ciò che faccio in palestra ogni giorno: liberare la mente, guardare palla, canestro e tirare. Alla fine, dai, non ho neanche tremato tanto.
L’impatto con l’Eurolega:
È una lega molto fisica e che forse non mi aspettavo così intensa, ma oltre a questo è una lega molto tattica. Potevo immaginarlo, ma non credevo a questo livello dove ogni partita è preparata molto dettagliatamente e nei minimi particolari.
La chiamata di Messina:
Essere chiamato da Ettore Messina in estate è stata una grande soddisfazione, mi ha trasmesso tantissimo e soprattutto l’idea di prendermi con un progetto per continuare il progetto di maturazione, anche se può sembrare strano a 29 anni. Dopo la firma probabilmente sono stato il giocatore più felice di questo pianeta.
Miglior quintetto d’Euolega:
Due li ho in squadra e sono incredibili: Chacho e Scola. Vorrei arrivare a quarant’anni come Luis. Poi Larkin è troppo facile, Tavares e Dubljevic mi hanno impressionato moltissimo.
Qui l’intervista completa: https://www.backdoorpodcast.com/ moraschini-liberi- panathinikos/
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