Dopo la squalifica di un anno Riccardo Moraschini torna a giocare con la maglia della Reyer e lo fa proprio contro la sua ex squadra, Milano. Queste le sue parole in un’intervista concessa alla stampa.
“Sicuramente sarà una partita molto emozionante per me. Sono passati 12 mesi dalla mia squalifica e quindi dal mio rientro. Onestamente non ho ancora ben realizzato, penso che quando entrerò in campo per la prima volta avrò un bel una bella bomba di emozioni in testa, e quindi devo essere bravo a concentrarmi sul campo, sulla partita. E’ quello che devo fare, anche se le emozioni saranno tante. Saà la prima volta davanti al mio pubblico, contro la mia ex squadra, in una gara importante. Dovrò controllare le emozioni».
«Credo di non avere ancora realizzato realmente quello che è successo. Puoi avere un infortunio, stare fuori 6/7 mesi, fa parte del gioco, ma questa è una cosa diversa. Sono fermo da un anno, eppure mi sento molto tranquillo».
Moraschini, in questo periodo ha avuto la solidarietà e la vicinanza di tantissime persone.
«Devo dire grazie alla mia famiglia, a tutte le persone più vicine: mi sono state di grande aiuto. Sicuramente il fatto di avere avuto tanto affetto, tanto appoggio e tanta comprensione da parte del pubblico e dei tifosi un po’ di tutte le squadre, mi ha sicuramente aiutato tanto. Mi hanno dato grande forza e grande sostegno per superare questa assurdità. Sicuramente il fatto che sia stato compreso quello che è successo realmente, e quindi aver avuto l’appoggio di tante persone, mi ha aiutato tantissimo».
Nessuna rivalsa o rivincita con Milano?
«La mia unica motivazione è fare bene. Sono venuto qui per aprire un nuovo ciclo, e la mia motivazione più grande è quella di aiutare la squadra. Sono venuto a Venezia per il progetto, quindi questo è il mio obiettivo, non cerco rivincite con nessuno. Io ho sempre pensato a me stesso, ho sempre cercato di mostrare in campo quello che sapevo e potevo fare».
Milano come avversario.
«Sicuramente nelle ultime partite siamo andati un po’ a sprazzi. La continuità nell’arco dei 40 minuti sarà fondamentale perché con Milano non puoi permetterti di avere dei cali, soprattutto d’intensità e di concentrazione, che forse è quello che è mancato in questo prima parte di stagione. L’Olimpia la conosciamo, viene dal doppio turno di Eurolega – ricordo bene essere abbastanza stressante – e quindi dobbiamo essere bravi a iniziare subito molto forte, per imprimere il nostro ritmo fin dall’inizio».
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