Michele Vitali: “È stato facile scegliere un club di prestigio come la Reyer”

Michele Vitali: “È stato facile scegliere un club di prestigio come la Reyer”

De Raffaele: "Michele è un giocatore che seguivamo da più di qualche stagione. Un giocatore italiano di qualità e della nazionale. Sul ragazzo e le sue qualità credo che abbia già ampiamente dimostrato, in Italia e fuori, quello che sa fare.”  

L’Umana Reyer Venezia ha presentato il nuovo acquisto, che rafforza notevolmente il pacchetto di giocatori italiani, la guardia della Nazionale Azzurra Michele Vitali. Le sue dichiarazioni in sala stampa.

Le sue prime emozioni e la sua personale soddisfazione di essere arrivato in un club come la Reyer Venezia?

“Le sensazioni avute sono super positive, anche se nono passati solo una decina di giorni da quando sono arrivato, perché è stato facile scegliere un club di prestigio come la Reyer. La prima volta che ho parlato con coach De Raffaele ci sono stati subito obiettivi comuni e ben precisi. Sono davvero molto contento di essere qui a Venezia”.

Il suo arrivo alla Reyer rafforza ulteriormente il gruppo di giocatori italiani. In un campionato come il nostro quanto è importante questo aspetto?

“È sicuramente molto importante, ma la cosa che più conta è quella di essere pronti a prescindere dalla nazionalità. Siamo una squadra profonda e, come detto, bisogna farci trovare pronti considerando gli obiettivi importati che abbiamo in Italia e in Europa. È una cosa che ho imparato con l’esperienze fatte ad Andorra e al Bamberg: squadre molto profonde dove magari una sera giochi cinque minuti e la partita dopo ne fai venticinque. L’unica cosa che conta è quello che devi fare vincere”.

Vitali sottolinea quanto è stata formante la sua esperienza all’estero e quali sono i suoi obiettivi:

“È stata una esperienza bellissima sia dentro che fuori dal campo. Quando lasciai Brescia avevo questo desiderio di mettermi in gioco e uscire, diciamo, da questa confort zone. Per me Brescia era come stare a casa; era semplicissimo rimanere lì perché era un sistema che conoscevo a memoria, ma avevo voglia di confrontarmi in un campionato diverso e ampliare la mente in tante situazioni. Questo aspetto è valso anche quando andai a Bamberg per una scelta che mi facesse crescere sempre di più. Il mio obiettivo personale è quello della squadra, ovvero provare a competere per vincere e lottare per vincere. Ovviamente non sarà semplice considerando che ci si confronta con i migliori, visto gli importanti obiettivi”.

Le sue caratteristiche come giocatore.

“Sono un giocatore a cui piace giocare di squadra e cercare di fare la scelta giusta. Questo non vuol dire necessariamente tirare o fare canestro: se la scelta giusta è fare un extra-pass o una qualsiasi altra cosa utile alla mia squadra mi piace farlo a prescindere dalle statistiche personali. Per è fondamentale la difesa, essere intensi e, come detto, farsi trovare pronti”.

Sulla nuova formula dell’EuroCup.

“Disputare 18 partite è molto bello, perché chiaramente ti avvicini al livello dell’Eurolega. Competi contro squadre di assoluto livello, poi è chiaro che diventa una sorta di terno al lotto essendoci un partita secca, può succedere di tutto. In questo caso sarà fondamentale arrivarci chiaramente più sani possibile e essere pronti”.

Sulla nazionale.

“Il nostro girone per la qualificazione al mondiale è bello, sono belle anche le date con relative finestre. Anche in questo caso non dobbiamo dare nulla per scontato perché ogni partita ha una storia a sè e comunque le finestre sono particolari perché può capitare che non tutti i giocatori possono essere presenti, ma quello che conta è chi c’è, e come abbiamo fatto in passato dobbiamo fare quello che serve. Nel recente passato noi eravamo già qualificati, ma nonostante ciò siamo andati avanti per la nostra strada e abbiamo vinto molte partite fino all’ultima finestra. Questa deve essere la mentalità al di là di chi verrà convocato o meno”.

Michele Vitali continua e parla dell’impresa dell’Italbasket alle Olimpiadi:

“Secondo me c’era il giusto mix tra sfrontatezza, grande fiducia l’uno nell’altro e voglia di sacrificarsi . Tutto questo è stato la base che ha fatto fare quello step in più; lo si percepiva negli allenamenti e anche nelle partite dove siamo andati in difficoltà , ma in un modo o nell’altro siamo riusciti sempre, con una difesa, con un contropiede o con un canestro di talento, a raddrizzare le partite e andare avanti: c’èra grande fiducia, avevamo tutti lo stesso tipo di mentalità perché l’obiettivo era talmente grande che era l’unica cosa che contava”.

Per un atleta che significato ha fare un’Olimpiade?

“Fino ad oggi è stata l’esperienza sportiva più bella della mia vita. Esserci ti lascia un qualcosa dentro che ti rimarrà per sempre, respiri un aria che è incredibile. Poter incontrare gli atleti più forti del mondo delle varie discipline e vivere l’atmosfera del villaggio olimpico è qualcosa di unico”.

Sul ritorno del pubblico.

“È bellissimo ritrovare il pubblico, sentire l’entusiasmo della gente, dei bambini e delle famiglie è un qualcosa che è mancata molto sia noi giocatori che alle società ed è bello giocare anche per loro”.

Nella conferenza di ieri anche coach Walter De Raffaele ha parlato dell’aggiunta di un giocatore del valore di Michele Vitali in maglia orogranata:

“ Michele è un giocatore che seguivamo da più di qualche stagione. Un giocatore italiano di qualità e della nazionale. Crediamo molto in questa matrice italiana che faccia da protagonista e un po’ da traino. Credo che possa rappresentare un giocatore importante per questo club per più di questa stagione e che possa fare ulteriori passi avanti per la sua carriera e per un nostro beneficio.  Sul ragazzo e le sue qualità credo che abbia già ampiamente dimostrato, in Italia e fuori, quello che sa fare.”