Messina: Peccato per i primi 5 minuti del terzo quarto, poi anche una serie di chiamate sfortunate

Credits Ciamillo-Castoria
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L'Olimpia rimane a quota 6 vittorie

Così Coach Ettore Messina ha commentato la partita del Pireo: “Siamo stati competitivi almeno fino alla metà del terzo quarto, poi ci sono stati alcuni errori e infine alcuni giocatori chiave non avevamo più le gambe per rimetterla in piedi. Nei primi cinque minuti del terzo quarto siamo riusciti a tenerli a due punti segnati, ma noi ne abbiamo prodotti appena cinque, sbagliando almeno tre tiri da tre aperti. E c’è stata anche una sequenza sfortunata, in cui credo che la partita sia stata amministrata in modo diverso, in cui un fallo non fischiato su Hines è poi stato punito da un canestro da tre punti in superiorità numerica e un canestro di Davies subendo fallo è stato cancellato. E’ successo durante la fase cruciale della partita, ma questo non deve togliere nulla alla prestazione dell’Olympiacos che ha giocato una gara eccellente e meritato di vincere”.

Sugli infortuni di tre giocatori chiave: “Sfortunatamente staranno fuori ancora un po’. Quest’anno abbiamo sperimentato una situazione simile a quello che succederebbe all’Olympiacos se giocasse tre mesi senza Sloukas e Walkup. Non lo auguro a nessuno, non fraintendetemi. Ma è pesante. In ogni caso dobbiamo vincere qualche altra partita, migliorare. Venivamo da alcune buone partite anche nel campionato italiano e dovremo lavorare per farne altre”.

Sull’EuroLeague di quest’anno: “Ogni turno ci sono almeno un paio di sorprese. Se per qualsiasi motivo affronti una partita con leggerezza la perdi. Questo dice quanto sia competitiva questa lega. Oggi non so dire quante vittorie servano per giocare i playoff. Due anni fa la quota era molto alta, perché c’era stata ad esempio una squadra come era allora il Khimki che aveva lasciato tantissimi punti in giro. Proprio per questo ho già detto un paio di anni fa che bisognerebbe valutare la possibilità di cambiare il sistema di accesso ai playoff, perché otto posti su 18 sono molto pochi rispetto alle legittime ambizioni di tanti club e dei proprietari. Nella NBA ci sono 16 posti più il play-in. Credo che presto in EuroLeague bisognerà affrontare questo argomento, discuterne”.