Messina: Annegarsi nella necessità “o arrivo primo o non sono vincente” non porta da nessuna parte

Credit: Ciamillo & Castoria
Credit: Ciamillo & Castoria

Il coach dell'Olimpia Milano: Inseguire un successo nello sport, nel lavoro, ovunque, solo per rifarsi contro qualcuno è una motivazione che esaurisce presto i suoi effetti

Ettore Messina, coach dell’Olimpia Milano, di recente ha concesso un’interessante intervista a Michele Pettene di Esquire.

Ne riportiamo alcuni passaggi.

Sullo scudetto:

“In Italia ci facciamo trascinare troppo dal concetto “vincitore-sconfitto”, per la pubblica opinione è “vincente” solo chi ha vinto. In realtà non è così, il passo decisivo credo sia essere la miglior versione possibile di se stessi cosa che, se perseguita e unita al tuo talento, ti avvicina molto al tuo obiettivo finale. Annegarsi in quella necessità “o arrivo primo o non sono vincente” non porta da nessuna parte. Inseguire un successo nello sport, nel lavoro, ovunque, solo per rifarsi contro qualcuno è una motivazione che esaurisce presto i suoi effetti; credo esistano stimoli dal significato più profondo, che regalano maggior soddisfazione e che possono essere condivisi più con le persone che contano per te che non in rivalsa verso quelle che per te contano meno”.

Sui complimenti ricevuti da Giorgio Armani:

“Non capita tutti i giorni di sentire tale complimento dal Signor Armani. Allo stesso tempo, le dico che ho avvertito un forte senso di responsabilità dal primo giorno che sono arrivato all’Olimpia. Nel senso che la serietà, la dedizione per quello che Giorgio Armani ha fatto e fa, la cura dei dettagli, il tendere sempre in primis ad obiettivi di qualità prima ancora del riconoscimento pubblico, sono modi di fare azienda che rappresentano poi anche il modo più elevato per fare sport. Quindi cercare di replicare lo stesso approccio qui in Olimpia era, tra gli altri, un modo di dimostrargli che aveva fatto bene a scegliermi per la panchina del suo club. Con profonda franchezza le dico che quel complimento è una delle soddisfazioni più importanti che abbia avuto nella mia ormai lunga carriera”.