Meo Sacchetti: A Belgrado migliore squadra possibile, nella miglior condizione possibile

Foto Ciamillo
Foto Ciamillo

Le parole del coach dell'Italbasket: Tonut per continuità è l’italiano che fatto meglio. Americani? Harrison, play di Brindisi ha fatto un campionato importante

Meo Sacchetti, coach dell’Italbasket, ha parlato a La Nuova Sardegna.

Questo un estratto delle sue parole.

Giocatore sorpresa.

Tonut per continuità è l’italiano che fatto meglio, e ci sono stati sprazzi di partite importanti da giovani come Bortolani e Procida, hanno fatto qualcosa di importante. Poi, Marco Spissu si è confermato come come uno dei migliori playmaker del torneo. Gli americani? Harrison, play di Brindisi ha fatto un campionato importante e penso che anche il lungo di Trento, Williams, ha spostato gli equilibri.

Preolimpico.

Ci troveremo il 15 con i ragazzi che saranno fuori dai playoff. Ci sono giovani che voglio rivedere, che saranno il nostro futuro. Poi arriveranno i big dai playoff, dalla Nba e dall’estero, tra Spagna e Germania. Non ci resterà molto tempo ma arriveranno bene allenati.

Serbia.

Vogliamo arrivare a Belgrado con la migliore squadra possibile, nella miglior condizione possibile. Non discutiamo il valore della Serbia ma non dobbiamo fare lo sbaglio di guardare solo a lei. Anche Portorico e il Senegal per caratteristiche fisiche possono metterci in difficoltà. Non sarà una passeggiata.

Futuro Sacchetti.

“Adesso penso alla Nazionale, e basta, poi vediamo cosa succede. Finiti i plyoff ci saranno tante parole ma onestamente sono focalizzato sulla Nazionale ed è una bella responsabilità, anzi di più, come sempre quando c’è la maglia azzurra di mezzo. Poi, tornerò ad Alghero fra un po’, dopo il 20, quando la Sardegna cesserà di essere zona arancione.