daManila, Filippine – Così Nicolò Melli in zona mista all’Araneta Coliseum dopo la vittoria dell’Italia sulla Serbia: “Giocare come sappiamo? Noi l’abbiamo sempre fatto. L’unica volta che magari non l’abbiamo fatto è stata contro la Repubblica Dominicana. Non abbiamo fatto nulla di diverso rispetto alle altre volte. Ovvio che oggi c’era un avversario di prestigio, con tutte le storie che ci si ricama sopra. L’abbiamo sempre fatto, abbiamo sempre giocato di squadra nel bene e nel male. Alcune volte siamo stati più brillanti, altre volte un po’ meno. Ma oggi abbiamo semplicemente fatto quello che facciamo sempre”.
Continua Melli: “La nostra fiducia era alle stelle anche ieri, è quello che non capite. Che scrivete delle robe assurde, chiedono se ci abbiamo gli incubi. Non ce li abbiamo, stiamo bene insieme. Noi stavamo bene insieme anche dopo la sconfitta con la Repubblica Dominicana. Non capite questo: il valore di questo gruppo è tutto qua. Noi stiamo sempre bene insieme. Ovvio che dopo la Repubblica Dominicana avevamo tutti le scatole girate, è evidente che fossimo amareggiati dopo che ci siamo fatti sfuggire il destino dalle nostre mani. La nostra fiducia è sempre alle stelle, abbiamo un allenatore che ci dà un sacco di fiducia. Stiamo bene insieme. Ovvio che vincere aiuta, ma noi stavamo bene anche dopo la Repubblica Dominicana. Io non credo nel carro, io credo in una squadra, negli amici e nella famiglia. Il carro fa parte del gioco, c’è chi chiede se abbiamo gli incubi, c’è chi dice ‘una squadra che non ha più nulla da dire’. ‘Un brutto primo girone’, abbiamo sentito. Abbiamo perso contro la Repubblica Dominicana, che secondo me è un ottima squadra con un giocatore clamoroso, con un playmaker che sta giocando un Mondiale straordinario. Ci stava, certamente non abbiamo avuto la nostra miglior partita. Ma io non credo nel carro, credo in questa squadra, credo in questi ragazzi, credo in Gigi, che ha fatto veramente qualcosa di straordinario e ha dimostrato ancora carattere, ancora una volta. Non credo nel carro”.
Un commento anche sulla prova di Luca Severini: “È stato importante, era pronto. Si è tenuto pronto. Ma anche lì, Seve è entrato e sapeva che aveva la fiducia del gruppo. Stiamo sempre insieme, fuori dal campo facciamo tutto insieme. Stiamo bene, quindi sapeva che prendendo quel tiro lì, se andava dentro o fuori era comunque Seve. Era comunque il ragazzo che lascia giù tutte le sere due spicci al poker perché non sa vincere a poker. Sarebbe stata la stessa cosa, stasera saremmo comunque tornati lì a giocare e saremmo stati insieme. Ovviamente siamo contenti che abbia messo quella bomba lì e che l’abbia visto tutta Italia, quindi siamo contenti. Siamo contenti per noi e per la squadra”.
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