Meet The Best Incontra: il riassunto della puntata con Carchia, Dallera e Guerrini

Meet The Best Incontra: il riassunto della puntata con Carchia, Dallera e Guerrini

Tre giornalisti, Daniele Dallera del Corriere della Sera, Piero Guerrini di Tuttosport e Emiliano Carchia di Sportando sono stati i protagonisti di Meet The Best Incontra

Tre giornalisti, Daniele Dallera del Corriere della Sera, Piero Guerrini di Tuttosport e Emiliano Carchia di Sportando sono stati i protagonisti di Meet The Best Incontra, il format di A Better Basketball visibile sulla pagina Facebook e sul canale YouTube di ABB, arrivato alla sua undicesima puntata. Nel prossimo appuntamento di lunedì 18 maggio alle 18.30, Meet the Best Incontra tornerà alla sua formula tradizionale ospitando il capitano della Nazionale italiana, Gigi Datome. Questi alcuni dei temi trattati nella puntata dedicata all’informazione.

Sulla ripartenza dei campionati
DALLERA: “Ho fiducia nel neo presidente LBA Gandini, è un dirigente esperto appassionato di sport, so che sta studiando. Il basket deve sfruttare questo momento per confrontarsi in tutte le sue componenti e sfornare idee. La ripartenza? Basta che mi assicurano che non ci sarà più quell’obbrobrio di un campionato con squadre dispari…

GUERRINI: Concordo sui tempi della decisione di fermare il basket italiano, non abbiamo le strutture e la possibilità di NBA e Eurolega di tentare la ripartenza già quest’anno. Una serie A che ricomincia senza retrocessioni può andar bene a patto che rappresenti un punto di partenza per costruire qualcosa di nuovo in futuro. Le società devono avere il coraggio di prendere delle decisioni che non devono basarsi solo sui loro diritti acquisiti, nel nostro caso sportivi, ma sui loro doveri, come quello di offrire un prodotto e uno spettacolo di qualità.

CARCHIA: Ai campionati deve partecipare solo chi ha la forza per farlo. La ripartenza, probabilmente a porte chiuse, creerà ulteriori problemi alle società, e chi si iscrive alla A deve dare contestualmente delle garanzie economiche, mi immagino 4 milioni di budget minimo per la stagione. Solo così potremo evitare problemi a stagione iniziata: basta con gli americani che su Twitter o Instagram lamentano già a dicembre i mancati pagamenti.

Italiani/stranieri: la Serie A deve cambiare?

CARCHIA: Sono contrario alla presenza di vincoli in serie A, ogni squadra deve poter offrire il meglio a prescindere dalla nazionalità dei giocatori. E’ vero che negli ultimi anni anche molti stranieri sono stati definiti dei “brocchi”, ma lo è altrettanto che molti italiani giunti al massimo livello hanno poi dimostrato di non avere le qualità tecniche per competere.

GUERRINI: Sono stanco di sentir parlare della eleggibilità dei giocatori, di italiani e stranieri: il vero punto da affrontare è quale percorso il basket italiano deve seguire per aumentare la produzione di giocatori che abbiano le qualità tecniche e il senso della sfida per potersi affermare ad alto livello che oggi sono carenti.

DALLERA: Privilegiare gli italiani? Ma non c’è dubbio: i giocatori italiani appassionano, affascinano, avvicinano il pubblico. Ma occorrerebbe un impegno e una sensibilità diversa nei loro confronti per farli crescere: bisogna andare a cercarli da piccoli, aiutarli, affidarli ai migliori allenatori.

Fonte: A Better Basketball.