Oggi, durante la trasmissione “Primo Quarto”, condotta da Massimo Guerrieri su Radio Basket 108, Valerio Mazzola ha parlato della sua carriera, della situazione in casa Umana Reyer e di tanto altro.
– È stato un weekend molto particolare a livello di pallacanestro: sei partite su otto di LBA sono state rinviate causa covid. Qual è la situazione in casa Umana Reyer?
– Io sto bene, sono risultato negativo questa mattina. È un periodo veramente difficile, in cui il virus ha un alto livello di contagiosità; noi prendiamo tutte le precauzioni del caso e ci sottoponiamo a tamponi ogni giorno.
– Ammesso che il virus lo permetta, il 2 Gennaio è in programma una partita molto difficile, contro la Openjobmetis Varese. Che partita sarà e come la state preparando?
– Non la stiamo ancora preparando, ma abbiamo una settimana di allenamenti per farlo. Ci aspettano due o tre partite decisive per il primo obbiettivo, quello delle Final Eight di Coppa Italia. Dovremo affrontare nove partite in pochissimo tempo e quella di Varese sarà la prima da portare a casa.
– Oltre agli impegni di campionato, giocherete un match molto faticoso e duro, contro una delle squadre più forti dell’Eurocup, Gran Canaria. Che cosa ti aspetti da questo incontro?
– Mi aspetto che il gruppo riesca a ritrovare il suo equilibrio, perché, tra infortuni e Covid, stiamo passando un periodo un po’ burrascoso, che porta le prestazioni ad essere estremamente altalenanti. Quello che mi aspetto dal mese di Gennaio è duro lavoro e qualche soddisfazione, perché siamo un grande gruppo.
– Insieme a Tonut, Cerella, Watt, Stone e qualche altro giocatore, fai parte dello zoccolo duro di Venezia, dei giocatori che vestono questa canotta da più tempo. Qual è il ruolo del veterano in un momento non semplice per la squadra?
– Quello che abbiamo in più è l’esperienza, l’aver superato momenti difficili con questa maglia, aver trovato la chiave giusta per andare oltre all’ostacolo, esserci uniti e aver vinto tanto. In questo momento di difficoltà, abbiamo le spalle grosse per reggere l’urto e trainare il resto della squadra, in allenamento ed in partita, alla vittoria.
– Dove può arrivare, al di là di tutte le complicazioni, questa Reyer?
– Credo possa arrivare a vincere tanto, anche se siamo in una fase di rodaggio prolungata, forse più duratura del previsto. È vero anche che quest’anno abbiamo cambiato più giocatori rispetto alle ultime cinque stagioni. Al momento, sulla carta, ci sono squadre più forti di noi, ma possiamo giocarci le nostre carte per vincere qualcosa, come sempre.
– Sei a Venezia dal 2018 e sei sempre stato allenato da Coach Walter De Raffaele. Che rapporto hai con lui?
– Il nostro rapporto è ottimo, percepisco stima e fiducia. È un allenatore che stimola molto in allenamento, ma che si preoccupa anche del lato umano.
– Dal 2014 al 2016 hai vissuto un’esperienza in canotta Virtus Bologna. Che ricordi hai della città e di quel periodo?
– Sono stati due anni completamente differenti l’uno dall’altro. È una piazza che richiede molto, che ti fa maturare. Il primo anno ci siamo qualificati ai playoff, mentre il secondo è stato un disastro, con problemi societari e scelte di giocatori completamente sbagliate, quindi ci siamo lasciati con un po’ di amaro in bocca. Mi sarebbe piaciuto tanto giocare il derby di Basket City.
– Cosa fai nel tuo tempo libero?
– In questo momento sono molto impegnato ed ho tanti progetti: sto frequentando il secondo anno di Scienze Motorie, ho in programma di prendere una seconda laurea e sto facendo qualche investimento immobiliare con alcuni miei compagni di squadra, tra cui Bruno (Cerella), quindi non ho tanto tempo libero.
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