Matteo Spagnolo: Sogno l’NBA, voglio diventare un giocatore speciale

La speranza azzurra: Osservo e cerco di assorbire il meglio dai giocatori migliori. Il passaggio di Teodosic, il p&r di Spanoulis, il floater di Doncic

La speranza azzurra Matteo Spagnolo si racconta a Mario Canfora de La Gazzetta dello Sport. Ecco alcuni passaggi:

SUGLI INIZI

«A tre anni i miei genitori mi portavano in una palestra vicino a casa dove guardavo quelli di sei-sette anni. Cercavo di tirare con le mani sotto il pallone. Pazzesco pensare che oggi sono nella cantera del Real Madrid».

SUGLI OBIETTIVI

«Diventare un giocatore speciale, osservo e cerco di assorbire il meglio dai giocatori migliori. Il passaggio di Teodosic, il p&r di Spanoulis, il floater di Doncic».

SUL RUOLO

«Il play. Mi piace avere la palla in mano, dirigere il gioco. E segnare anche. A 12 anni feci 78 punti in una gara, ma solo perchè ero quello più alto».

SUL FUTURO

«Resto un’altra stagione a Madrid poi si vedrà. Punto al massimo, vorrei vedermi in NBA. E’ tosta, c’è sempre un percorso per arrivarci, il primo step sarebbe giocare in EuroLeague».