Matteo Spagnolo ‘saldamente’ nel radar della NBA, miglior playmaker tra gli Internationals

Credit: Ciamillo & Castoria
Credit: Ciamillo & Castoria

Mike Schmitz: Pochi prospetti tra gli 'Internationals' hanno migliorato le proprie quotazioni in vista del prossimo draft più del 19enne italiano Matteo Spagnolo

Espn ha aggiornato le proiezioni per il Draft NBA 2022. Paolo Banchero è al N.2, tra i suoi due principali antagonisti per la prima scelta assoluta, Chet Holmgren e Jabari Smith.

Qui però parliamo di Matteo Spagnolo, di recente visionato da Mike Schmitz, secondo italiano nelle proiezioni al n.43.

La parte più significativa del commento di Schmitz:

“Pochi prospetti tra gli ‘Internationals’ hanno migliorato le proprie quotazioni in vista del prossimo draft più del 19enne italiano Matteo Spagnolo (n. 43), che è nel bel mezzo di una breakout season con la Vanoli Cremona nella prima divisione italiana ed è in corsa per il miglior playmaker europeo della Draft Class. In prestito dal Real Madrid, Spagnolo è uno dei soli cinque teenagers delle migliori leghe europee a giocare almeno 25 minuti a partita, e guida quel gruppo in punti (12,0 PPG) e percentuale nel tiro dalla lunga distanza (48,6%). Abbiamo valutato Spagnolo durante una partita casalinga contro il Sassari e successivamente abbiamo visto con lui un’ora di film, per avere un’idea migliore di come vede il gioco e del suo approccio, di cui allenatori e scout sono entusiasti da tempo.

Nella sua prima vera stagione da professionista, Spagnolo ha sorpreso con il suo tiro da fuori dal palleggio, la creatività nel pick-and-roll e nello sfruttare i blocchi. Più a suo agio con il crossover, e il pull-up dalla media distanza rispetto al tiro da 3 in questa stagione, Spagnolo sta iniziando a segnare le triple in step-back con maggiore regolarità, anche tirando da distanza NBA con le squadre che passano sotto il blocco. . Sebbene sia più predisposto a segnare che a facilitare, gioca sui blocchi come un veterano, qualità sviluppata grazie a ore di studio di campioni come Luka Doncic, Milos Teodosic e Trae Young, e grazie agli allenamenti con Facundo Campazzo durante la sua permanenza a Madrid. Come molte delle guardie di cui sopra, non ha paura di tentare passaggi anche con poco spazio, e di prendersi tiri importanti nei momenti decisivi della partita, due aspetti in comune con le guardie ‘internationals’ che hanno avuto successo prima di lui.

Quella italiana non è conosciuta come la lega più atletica d’Europa, e le difficoltà di Spagnolo nel finire al ferro (46%) e un primo passo non velocissimo saranno ancora più pronunciate con l’aumento del livello della competizione. Spagnolo ha molta strada da fare nella parte difensiva del campo, poiché non sempre gioca con l’energia e la disciplina necessarie per ovviare ad una rapidità di piedi nella media.

 

Ma, come abbiamo visto nell’ultimo Draft con la guardia lituana Rokas Jokubaitis (n. 34 dei New York Knicks), dei team vedono del valore nel puntare su una guardia ‘Draft and Stash’ con ottima taglia fisica per il ruolo, tiro, creatività, IQ e fiducia nei propri mezzi. Con Spagnolo sotto contratto con il Real Madrid per altre due stagioni, chi lo sceglierà non dovrà utilizzare un posto a roster del nativo di Brindisi fino a quasi 22 anni, quindi avrà tutto il tempo e le ripetizioni in-game per continuare a migliorare come difensore, finisher e tiratore in spot-up shooter. Spagnolo a 21 anni con buona probabilità sarebbe in grado di avere un tipo di impatto simile a quello di Austin Reaves (Lakers) da rookie.

Spagnolo – un pilastro della nazionale italiana – ormai è saldamente nel radar della NBA in questa stagione, un giocatore che i dirigenti delle squadre continueranno a studiare da vicino.