Massimo Zanetti su Lundberg: Scariolo non lo voleva. E per lui Hackett era finito come Beli e Milos

Massimo Zanetti su Lundberg: Scariolo non lo voleva. E per lui Hackett era finito come Beli e Milos

Massimo Zanetti, presidente della Virtus Bologna, ha rilasciato altre dichiarazioni importati ai taccuini dei giornalisti nello “one to one”

Massimo Zanetti, presidente della Virtus Bologna, ha rilasciato altre dichiarazioni importati ai taccuini dei giornalisti nello “one to one” post presentazione di Luca Banchi.

«Scariolo era demoralizzato, aveva altri obiettivi. Ho tenuto botta, ma l’opinione pubblica era in fermento. Ho dovuto prendere una decisione che non è nelle mie corde. Ma se un allenatore non crede nella società… la società sono io, ecco perchè ho parlato io. Se uno attacca la Virtus io devo rispondere».

Una precisazione: «Tutti i coach sono andati via alla fine del loro contratto con noi. A parte Djordjevic, che ha avuto suoi problemi personali, poi lo abbiamo ripreso e abbiamo vinto. E Djordjevic è un mio grande amico».

E si arriva al tema Iffe Lundberg, dato per reintegrato: «Lundberg. Scariolo ha detto che volevamo mandarlo via noi. Lui non lo faceva giocare e voleva mandarlo via l’anno scorso. Come fa a dire che lo volevamo mandare via noi? Quando ci siamo incontrati per il rinnovo, gli ho detto: “Lei faccia la squadra come vuole insieme a Paolo Ronci”. Voleva una squadra di giovani, mandando via tutti i vecchi. Come Weems, mio prediletto. Ma non solo. Hackett l’ho trovato fuori dagli spogliatoi che piangeva. Non voleva farlo giocare, per lui (Scariolo, ndr) era finito. Teodosic finito. Belinelli finito. Come fai a dire che non volevi mandare via Teodosic? Tanta incoerenza».

«Amo i campioni. Scariolo è un campione, capisco che possano avere dei cambi di umore. Lo accetto da una prima donna… ma ho reagito sugli umori della piazza, gli abbonamenti si erano fermati. Se uno butta sul fuoco sempre acqua, alla fine lo spegne il fuoco. Se uno attacca la società, attacca me, io difendo la società».

E parlando di obiettivi: «Una coppa, tra uomini e donne, la portiamo a casa anche quest’anno. Lo Scudetto femminile è il grande obiettivo, quindi i playoff di EuroLeague. Noi l’anno scorso avevamo il settimo budget di EuroLeague, siamo arrivati quattordicesimi. A buon intenditore poche parole. Noi ora abbiamo dovuto modificare il budget secondo i voleri di EuroLeague, gli altri soci hanno tre stagioni per farlo».