Massimo Faraoni: “La prossima stagione sportiva sarà ancora difficile”

Massimo Faraoni: “La prossima stagione sportiva sarà ancora difficile”

Massimo Faraoni è stato ospite di “Vicini di Banco”. “Sulla fase ad orologio siamo tranquilli. Ad oggi siamo dentro ai tempi. Futuro? Speriamo che da settembre ci sia la possibilità di aprire le porte al pubblico"

Il segretario generale di LNP Massimo Faraoni è stato ospite di “Vicini di Banco” su Radio Basket 108 web. Ecco uno stralcio di alcune dichiarazioni:

Qui il link al podcast dell’intera puntata:

Vicini di Banco con Massimo Faraoni

 

COPPA ITALIA:

“Grazie ai comuni di Cervia e Rimini siamo riusciti a mettere in piedi le finali di Coppa Italia. Non era facile, ma adottando un protocollo molto severo di tamponi sia per le squadre, sia per tutti gli addetti ai lavori, abbiamo messo in sicurezza l’evento, ed allo stesso tempo abbiamo garantito grande visibilità e comunicazione mediatica”.

 

FASE OROLOGIO

“Stiamo monitorando la situazione, ma ad oggi siamo dentro ai tempi per disputare la fase ad orologio e successivamente i play off. Per ora quindi siamo tranquilli. Sulla serie B stiamo monitorando i recuperi, ma anche qui dovremo rispettare le date scritte. Abbiamo sollecitato tutte le società alla massima attenzione del protocollo sanitario, perché essere superficiali o non rispettare le regole potrebbe causare danni a tutte le squadre del campionato”.

 

FUTURO E PROGRAMMI PROSSIMA STAGIONE

“A giugno scorso sapevamo già che questo sarebbe stato un anno difficile e che non avremmo potuto avere il pubblico. Speravamo che dopo gennaio qualcosa potesse migliorare, ma l’attuale situazione sanitaria non lo permette. Molte società hanno quindi avuto un danno economico importante. La prossima stagione sportiva 2021/2022 sarà ancora difficile, ed inviteremo le società a valutare con attenzione i propri budget. Speriamo che da settembre ci sia la possibilità di aprire le porte al pubblico. Qualcosa è stato fatto da parte del governo e della federazione ma servono più sforzi, ed il ministero dello Sport dovrà fare valutazioni come fossimo un’azienda a tutti gli effetti”.