Massimo Bulleri: Se dovessi restare a Varese sarei ancora più grato rispetto a qualche mese fa

Foto Ciamillo
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Le parole del coach di Varese: Mi piace un basket di giocatori che sappiano fare più cose, esterni con tiro da tre, capacità di battere dal palleggio, giocare il pick and roll, meglio se dotati di stazza

Massimo Bulleri ha condotto la Pallacanestro Varese alla salvezza dopo una prima parte di stagione molto difficile.
Il coach di Cecina ha ancora contratto con Varese che ha però un’opzione sul rinnovo.

Queste le parole di Bulleri a Piero Guerrini di Tuttosport.

“Abbiamo cominciato con due vittorie, pensavamo facessero la differenza, ma il campionato ha dimostrato altro, anzi abbiamo lottato fino al termine, compreso con le squadre che avevamo sconfitto. Poi abbiamo avuto una serie di sconfitte, ma la squadra è rimasta unita, i giocatori hanno continuato a lavorare indipendentemente dai risultati. Nel momento peggiore è arrivato anche il Covid e da lì è cominciato un altro campionato, tutti concentrati su un obiettivo: abbiamo battuto Brindisi e dopo i supplementari Cremona. La squadra è rimasta concentrata pur giocando sei partite in sequenza. E dopo la pausa è partito un campionato diverso” ha detto Bulleri.

“Ruolo da coach? L’atleta è molto concentrato su se stesso e sui propri obiettivi. Un tecnico deve confrontarsi con idee e progetti diversi, rapportarsi alla società, ai media. Ci si porta tutto a casa. Ma a me sta bene, è quello che sognavo di fare” ha aggiunto l’allenatore.

“Blocco retrocessioni? A gennaio non ne avrei parlato, in quanto coinvolto e con Varese ultima. Penso però che per quanto successo, per le difficoltà che si vivono nel Paese prima ancora che nello sport, occorresse prendere una decisione forte, a mente fredda per mettere al riparo le società. Mi auguro perciò che per il futuro ci si possa far trovare preparati. E’ giusto dare un vincitore a una stagione simile, ma la retrocessione è ben altro, molte società hanno speso parecchio per evitarla. Insomma, mi pare si debba fare una riflessione. Per farsi trovare pronti in caso di altri problemi” ha aggiunto l’ex giocatore.

“Futuro? La società ha la possibilità di uscire dal contratto. Però non è successo e se davvero dovessi restare, sarei ancora più grato rispetto a qualche mese fa”.

“Mi piace un basket di giocatori che sappiano fare più cose, esterni con tiro da tre, capacità di battere dal palleggio, giocare il pick and roll, meglio se dotati di stazza. E lunghi con due dimensioni. Ma soprattutto è necessario avere atletismo nel basket moderno”.