Marco Belinelli, capitano della Segafredo Virtus Bologna, ospite d’eccezione sul Corriere dello Sport. Ecco le sue parole.
«L’età è un numero e basta. Ma parlare di Nazionale per me adesso non ha senso. Perché con la Virtus stiamo provando ad entrare tra le prime otto squadre dell’Eurolega, e c’è la Coppa Italia: per il momento le mie priorità sono queste, poi si vedrà… Io vecchio? A me non frega nulla se mi dicono vecchio, bollito o altro ancora. Anzi, per quanto mi riguarda sono tutte motivazioni in più per poter dimostrare il contrario».
«Secondo me è presto per esprimere un giudizio sulla stagione di Bologna. Ora c’è la Coppa Italia, poi proseguirà l’Eurolega. Si deve aspettare ancora un altro po’ di tempo. È vero, in Europa abbiamo subito delle sconfitte in gare facili, comunque io ho fiducia in questa squadra e in questo club».
«Che ha un gran carattere. Non bisogna mai mollare. Quando ero andato nella NBA dicevano che sarei dovuto ritornare in Italia. Invece io volevo dimostrare a tutti il mio amore per il basket, e che ero intenzionato a vincere».
«Un uomo umile con un carattere forte. Ogni volta che vado in campo voglio dimostrare che le cose le prendo sul piano personale. E sempre con il fuoco negli occhi».
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