L’Umana Reyer con il progetto Mede@ per la prevenzione del bullismo

L’Umana Reyer con il progetto Mede@ per la prevenzione del bullismo

L’Umana Reyer ha partecipato attivamente all’organizzazione e alla promozione dell’evento “La trasmissione di nuovi modelli virtuosi e replicabili per educare alla NON violenza”

Bullismo e cyberbullismo si possono e si devono combattere, innanzitutto con la prevenzione. Provando cioè a sviluppare un approccio di metodo diverso e innovativo per sensibilizzare e aiutare i ragazzi a interagire tra loro con gentilezza e, in tal modo, cercando di prevenire i comportamenti che, in futuro, potranno tradursi in fenomeni di violenza vera e propria. Un obiettivo che passa attraverso la condivisione di riflessioni e buone prassi, che possano implementare l’impegno comune a formare e far crescere le nuove generazioni in modo sano, sereno e rispettoso dell’altro, in una “nuova società” che abbia come modello la cultura della non violenza e della gentilezza.

È per perseguire queste finalità che l’associazione Mede@ ha deciso di scendere in campo, organizzando delle nuove campagne di informazione e formazione nelle scuole, contando sull’aiuto, la collaborazione e l’impegno di professionisti (dagli psicologi ad avvocati e magistrati), artisti (come attori, cantanti e influencer), istituzioni e loro rappresentanti, oltre a grandi imprenditori che sanno ancora credere nel futuro delle nuove generazioni. Gli incontri serviranno anche a fornire ai ragazzi le informazioni necessarie sulle normative e gli strumenti utili a prevenirli, combatterli e arginarli, insieme a insegnamenti di vivere comune che basino sul rispetto, sul riconoscimento delle differenze, sulla parità di genere, la consapevolezza nei confronti del contrasto a tutte le forme di discriminazione.

Tra le realtà che hanno deciso di dare supporto all’iniziativa c’è anche l’Umana Reyer, che ha partecipato attivamente all’organizzazione e alla promozione dell’evento “La trasmissione di nuovi modelli virtuosi e replicabili per educare alla NON violenza”, rivolto alle scuole secondarie di secondo grado, in calendario per mercoledì 18 ottobredalle 8.30 alle 13, e inserito nel programma “Le Città in Festa” del Comune di Venezia. La società orogranata offrirà nell’occasione anche ospitalità ai partecipanti, avendo messo a disposizione il palasport Taliercio, e prenderà parte ai lavori con gli interventi di propri atleti e del responsabile comunicazione e marketing, Paolo Bettio.

“Abbiamo dato da subito – spiega Bettio – la massima disponibilità nel fornire la nostra collaborazione per un’iniziativa che si pone perfettamente in linea con i valori dell’Umana Reyer. Siamo consapevoli della valenza sociale che ricopriamo in quanto società sportiva di riferimento del territorio e da sempre la nostra mission prevede una grande attenzione al mondo dei giovani inquadrando lo sport come un efficace e fondamentale driver per la crescita della persona, travalicando quelli che sono i confini tradizionali di un team sportivo. La formazione dei giovani che costituiscono non solo la società del futuro ma soprattutto quella del presente, è fondamentale per la loro crescita, perché saranno poi loro che dovranno gestire proprio il futuro della nostra società civile. Siamo dunque lieti di poter aggiungere questa importante occasione di maturazione per i ragazzi alle numerose iniziative loro rivolte che promuoviamo nel corso dell’anno”.

Nel programma della mattinata, dopo l’iniziale accoglienza e i saluti ai ragazzi, è prevista la lettura del monologo sul bullismo “Mi chiamo Giancarlo Catino” di Massimiliano Bruno. Il testo sarà distribuito a tutti i presenti, in vista del seguente dibattito aperto sul testo e dello spazio per domande e risposte. A stimolare la discussione contribuirà anche un avatar di intelligenza artificiale, che spiegherà ai ragazzi in cosa consistono i fenomeni di bullismo e cyberbullismo. Gli studenti potranno interagire anche tramite smartphone, collegandosi con il sito dell’associazione, e saranno quindi invitati a girare un piccolo video sul loro pensiero e su quelle che ritengono possono essere le iniziative di contrasto alla violenza. A fine anno, i video che risulteranno più “virali” sulle piattaforme come Instagram o TikTok saranno premiati dall’associazione Mede@ attraverso la consegna di premi come libri, borse di studio o abbonamenti teatrali.