Ricci: Una nuova avventura. Alviti: Due giorni per rendermi conto che era vero

Ricci: Una nuova avventura. Alviti: Due giorni per rendermi conto che era vero

La presentazione dei due nuovi acquisti di Olimpia Milano

Live dal Rosa Grand Hotel Piazza di Fontana 3 la presentazione dei due nuovi acquisti di Olimpia Milano, Pippo Ricci e Davide Alviti.

Stavropoulos

«Sono molto felice di presentare due giocatori italiani che negli ultimi due anni sono cresciuti tantissimo. Ricci è un giocatore della Nazionale, delle Olimpiadi, ma che ha esordito 4 anni fa. Intelligenza, energia e fatica per arrivare dove è arrivato. Davide ha avuto un cammino simile, i progressi lo hanno reso uno degli ultimi italiani di LBA, ha tanta voglia di crescere. Abbiamo fiducia in lui».

Ricci

«Felice ed emozionato, un privilegio. Oggi primo allenamento di squadra, pronti a lavorare e fare di tutto per questa maglia».

Alviti

«Sono emozionato, tutt’ora. Soprattutto quando ho letto il mio nome sulla maglietta. Onorato di fare parte di questa grande società e grande club, cosa che ho percepito dal primo momento al Forum. Ancora dirlo adesso è un’emozione indescrivibile».

Stavropoulos

«Ha pesato la loro affidabilità da fuori, certo. Io tifo per avere ragazzi italiani con noi. Ci daranno energia, hanno esperienza qui da noi e ce ne daranno nel nostro progetto di crescita».

Ricci

«Se penso alla mia carriera, è stata abbastanza lunga. Ho fatto molti step, ho provato a guadagnarmi tutto. Tralasciando gli anni di gavetta, la svolta è stato il secondo anno di Cremona. Ho capito che potevo diventare un giocatore importante per la Vanoli, e per lui in Nazionale. Voglia stupire e ancora dare qualcosa di più. Sono qui per migliorare ancora».

Alviti

«Non mi sono mai posto obiettivi troppo importanti, sempre con la testa guardando però un po’ più in là. Ogni anno ho sempre cercato di migliorare, di fare qualcosa in più. Ci sono stati più momenti difficili che facili, ma sono serviti. Nella vita niente è facile, noi siamo fortunati a fare un lavoro che ci piace. Quando ho ricevuto questa chiamata sono stato due o tre giorni a cercare di orientarmi, capir se era vero o no».

Alviti

«Già lo idolatravo. Era mvp alla Virtus Roma e mi fermavo a guardarlo e cercavo di emularlo. Sia in campo, che fuori, mi piaceva come persona. Sono frasi che mi riempono di gratudine, ma mi danno spinta per fare di più e pigiare sull’acceleratore».

Ricci

«L’EuroLeague è uno dei motivi principali per cui sono qui. Vengo da due anni importanti, in uno società forte con giocatori di altissimo livello, e trovo uno spogliatoio top. E’ bello convivere ogni giorno con giocatori così. Mi sento fortunato, è un privilegio».

Alviti

«Mi aggrego alle parole di Pippo. Entrare ogni giorno in palestra e vedere campioni che stanno facendo la storia di EuroLeague è incredibile. Da loro penso si possa prendere molto. Lo faccio di solito, figuriamoci quest’anno. Poi c’è Kyle, che qualche anno fa giocava a Veroli, vicino ad Alatri dove sono nato, e io andavo sempre a vederlo».

Ricci

«E’ stata una scelta difficile, la più difficile della mia carriera. Venivo da uno scudetto vinto da capitano, ovvero il coronamento di un sogno, alzare la coppa. Ero il capitano della Virtus, mi sentivo a tutti gli effetti un tassello molto importante. Subito dopo ci sono state delle vicissitudini che mi hanno portato a fare una scelta. Non entrerò nei dettagli, non farò  polemica spicciola: sono qui per la stima di Messina e l’EuroLeague».

«Sono stati due anni stupendi in cui io ho dato tutto. Mi sono messo in gioco ogni giorno. Ho la coscienza pulita, ho fatto tutto per quella maglia. Quello che dovevo fare per Bologna l’ho fatto, ora la vita mi ha messo davanti un’altra avventura. Sono qui per rimettermi in gioco».

Alviti

«Gli obiettivi personali vanno di pari passo con quelli di squadra. Sarò soddisfatto se ogni giorno avrò dato il 120%. Basterà un giorno per non rendermi soddisfatto»