CADONO 3 BIG SU QUATTRO, EFFETTO FINAL FOUR? – Sorpresa, la sconfitta di 3 delle 4 protagoniste della Final Four di Coppa Italia del weekend, a Roma. E Trapani, unica ad uscire indenne dal quinto turno dell’orologio, ha dovuto recuperare un -14 ad Orzinuovi, per poi mettere al riparo il successo solo negli ultimi 8 minuti, salendo ad un vantaggio in doppia cifra. Ma se gli Shark giocavano sul campo della penultima del Girone Rosso, è ancora più fragorosa la caduta di Cantù (7-22 nel terzo quarto) a Chiusi, fanalino di coda della classifica. Ma che, attenzione, ha vinto 4 delle ultime 6 giocate. Resa più solida dall’avvento di Gaddefors ma anche dal rientro ormai stabilizzato, ed importante, di Stefanini. Fa notizia la prima caduta casalinga di Forlì, che azzera il conteggio dei campi ancora imbattuti. La Reale Mutua sta diventando una sorta di bestia nera in terra di Romagna: lo scorso anno espugnò Forlì anche nei quarti di Coppa Italia, strappando l’accesso alla Final Four e negandolo all’Unieuro.
TORINO FA IL COLPO CON GHIRLANDA – Colpaccio di Torino a Forlì, che ha rinunciato ad Allen (per averlo a Roma). Ma va ricordato che la Reale Mutua era priva di Vencato e Cusin e con Thomas rientrato sabato mattina dal viaggio lampo negli Usa per un lutto. Spicca la prova da 13 punti in 22’ di Matteo Ghirlanda (nella foto), che le statistiche mostrano in crescita in questa fase ad orologio. Passando da 2.9 a 5 punti di media, con il 67% da 2 (contro il 48% della prima fase), il 38% da 3 (contro il 26%), il 75% ai liberi (contro il 62%) ed un saldo attivo tra recuperate e perse di 1.25 contro il -0.18 a fine ritorno.
ITALIANO-RAUCCI E LA LEGGE DELL’EX – C’è stata la mano degli ex nel colpaccio di Rieti al Paladozza, dove la Fortitudo è caduta per la seconda volta (la prima con Verona). Nell’ultimo quarto da 25-10 (parziale da 3: Fortitudo 1/9, Rieti 4/6) per la squadra di Alessandro Rossi, ha fatto male il 3/3 dall’arco della coppia Raucci-Italiano. Del primo la tripla del pareggio nell’ultimo quarto; pesantissima la seconda tripla di Italiano, con cui ha portato la Sebastiani sul +6 ad 1’12” dalla fine. Consentendo poi a Johnson e Spanghero di proteggere il successo col 3/4 ai liberi negli ultimi 30”.
OROLOGIO, LA PERCENTUALE DI VITTORIE PER SQUADRA – 100% di vittorie Torino* (4-0), Udine* (4-0), Cividale* (4-0); 80% Rieti (4-1), Forlì (4-1); 75% Trapani* (3-1), Rimini* (3-1), Cento* (3-1); 60% Piacenza (3-2), Nardò (3-2); 50% F. Bologna* (2-2), Chiusi* (2-2); 40% Cantù (2-3), Milano (2-3), Vigevano (2-3), Verona (2-3), Trieste (2-3), Orzinuovi (2-3); 25% Luiss Roma* (1-3), Latina* (1-3); 20% Monferrato (1-4); 0% Cremona* (0-4), Treviglio* (0-4), Agrigento (0-5). Nota: con asterico chi deve recuperare una gara.
ED ECCO I RECUPERI DELLA SETTIMANA – La sosta per la Final Four di Coppa Italia è sfruttata anche per disputare 4 recuperi della terza giornata di orologio (gare rinviate per le finestre FIBA). Giovedì 14 (20.30) Old Wild West Udine-Luiss Roma; venerdì 15 (20.30) Gesteco Cividale-Reale Mutua Torino, sfida tra due squadre entrambe imbattute nell’orologio (4 vittorie su 4, con la striscia vincente dei piemontesi arrivata a quota 6). Domenica 17 (18.00) in RivieraBanca Rimini-Benacquista Latina e Umana Chiusi-Ferraroni Juvi Cremona. A quel punto mancheranno solo Flats Service Bologna-Gruppo Mascio Treviglio e Sella Cento-Trapani Shark, entrambe calendarizzate per il 10 aprile.
PALUMBO DA RECORD/1 – La Sella immagazzina una vittoria cruciale contro Agrigento, entrando sul -3 nell’ultimo quarto poi dominato 24-9. E’ stata la serata di Mattia Palumbo al record personale di punti segnati in A2, con i 26 in 34’, con un eclatante 11/12 da 2, più 6 rimbalzi, 2 recuperi, 3 assist e 36 di valutazione. Altrettanto fondamentale la prova di Carlos Delfino (20 in 31): dall’avvento del veterano argentino, la Benedetto ha collezionato 7 vittorie su 11 giocate. Nonostante le perdite di Benvenuti, Mitchell ed ora Mussini.
MONTANO DA RECORD/2 – Primato personale di punti realizzati in carriera in A2 anche per Matteo Montano, assoluto trascinatore della sua Wegreenit Urania Milano, vincitrice a Verona dopo un supplementare. In una serata che vedeva i milanesi privi di Amato e Beverly, l’esterno bolognese classe ’92, al quinto anno all’Urania, ha chiuso con 29 punti in 32 minuti, realizzando il canestro del pareggio dei Wildcats nel finale dei tempi regolamentari. Il suo precedente primato nella categoria era di 27 punti, realizzati in due occasioni; il 20 dicembre 2015, con la Fortitudo Bologna, nella vittoria esterna di Recanati; ed il 10 novembre 2019, già con la maglia di Milano, nel successo in casa di Orzinuovi.
RIMINI ORA HA… L’ALTRO JOHNSON – Se Jazz era stato il protagonista della scorsa (e bella) stagione di Rimini, nell’ottimo percorso che ora sotto la guida di Sandro Dell’Agnello ha portato la RivieraBanca dal penultimo al sesto posto della classifica del Girone Rosso (record 10-8), va sottolineata la crescita di Justin Johnson. Che nelle ultime tre gare ha medie di 19 punti e 10 rimbalzi, con il 58% da 2 punti. Nell’orologio viaggia a 12.0 rimbalzi per partita, migliore di tutta la fase davanti a Skeens (11.6, Piacenza) e Ogden (10.5, Fortitudo Bologna).
MANCA MILLER? CI PENSANO FILONI E GALLO – L’Assigeco Piacenza conquista 2 punti importanti nella corsa ai playoff superando la Luiss Roma, nella prima gara senza Malcolm Miller, infortunatosi al muscolo retto femorale nella gara di Trapani, infortunio che presumibilmente ha chiuso in anticipo la sua stagione (prognosi: 12 settimane). Nel successo su Roma record stagionale per punti segnati sia per Niccolò Filoni (guardia/ala, 2001, 198 cm), che per Filippo Gallo (play/guardia, 2004, 194 cm). Filoni ha aperto la strada al successo piacentino con 15 punti nel solo primo quarto (5/5 dal campo), chiudendo a quota 19, in 26 minuti, con 4 rimbalzi. Gallo ha realizzato 12 punti nel solo secondo tempo, per dare l’allungo definitivo all’Assigeco, per 17 punti finali in 26 minuti.
CIVIDALE VOLA, E BERTI DA’ UNA BELLA MANO – Prosegue il gran momento della Gesteco Cividale, alla quarta vittoria consecutiva, con un Matteo Berti sempre più protagonista. Il centro nato nel 1998, 212 centimetri, nel successo contro Latina ha messo a referto la prima doppia-doppia stagionale, da 13 punti e 10 rimbalzi in 27 minuti. Per l’ex Cento cifre in netto aumento nella fase a orologio (9.2 punti e 6.2 rimbalzi in 20 minuti), dopo una prima fase da 4.4 punti e 3.7 rimbalzi in 17.4 minuti; una stagione iniziata in ritardo, per uno stiramento al muscolo psoas che gli ha fatto saltare l’intero precampionato, influenzando anche il suo impatto con la nuova maglia delle Eagles.
A cura dell’Area Comunicazione
di Lega Nazionale Pallacanestro
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