LBA Serie A, il Punto di Sportando | Dinamo, italiani e il fattore Repesa su Pesaro e Fortitudo

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Torna il Punto di Sportando su LBA Serie A UnipolSai. L’appuntamento di cui nessuno sentiva il bisogno

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Dinamo Sassari

Quattro giorni fa il GM Pasquini parlò di «squadra compatta», e forse da qui bisogna partire prima di ipotizzare cambi in panchina, anche se le identità di Pancotto e Bucchi girano da settimane.

La classifica non è ancora allarmante, ma negativa sì. Si è sbagliato il play titolare, e non è cosa da poco se il passato si chiama Marco Spissu, tuttavia più che i numeri pare mancare la coesione sui 40’.

40 punti in un quarto, concessi, partono da una deficienza di comunicazione. David Logan è battitore libero, gente come Gentile, Burnell e Bendzius ha invece dimostrato di essere un ottimo ingranaggio in una squadra performante.

La sensazione è che la vecchia guardia non abbia più gli “occhi della tigre” dei tempi di Pozzecco. Serve una scossa, che può anche non arrivare da una rivoluzione a tutti i costi, se si giungesse ad una presa di coscienza collettiva di quel che è stato, e di quel che può ancora essere.

Il fondo classifica

E’ un fine settimana che a livello di dialettica sui quotidiani si concentra su Vuelle Pesaro e Fortitudo Bologna. Logico, vedendo la squadra di Luca Banchi ultima in solitaria dopo il ko interno contro una Napoli priva di Elegar, e con Pargo all’esordio.

Normale, per una Effe che un anno dopo rivive le paure della scorsa stagione, quando a pagare fu Meo Sacchetti per la scossa Dalmonte. Bizzarro filo di congiunzione, Jasmin Repesa: che mollò a sorpresa Pesaro in estate, e la Fortitudo qualche settimana fa.

Al tempo stesso, almeno parlando della Vuelle, poche volte si sono viste tante scelte sbagliate sul mercato, e ripudiate in poco tempo. Va dato atto alla società di aver evitato capri espiatori a tutti i costi, firmando il miglior coach su piazza.

Intanto Varese si rialza, con grinta, e tanto Alessandro Gentile. Non caso, il tutto gira a Trieste alla prima prestazione importante del play Trey Kell…

Le nuove regolamentazioni

Gianni Petrucci apre alla discussione sulle regolamentazioni legate agli italiani obbligatori in LBA, e il basket italiano esulta. Ma esiste una mezza idea sulla nuova soluzione?

D’altronde, dopo mesi di promesse e rivoluzioni pronte ad essere annunciate, serviva qualcosa per smuovere le acque.

Intanto va dato atto al presidente FIP di aver acceso un tema caldo e sostanziale, dopo anni di chiusura al dialogo, ma il rischio è sempre il solito: cambiare un numero senza modificare la struttura. O si crea un sistema, o sarà solo pubblicità.