LBA Serie A, il Punto di Sportando | Chi ha stupito, chi è mancato, chi ha sbagliato e sbaglierà

Credits Ciamillo-Castoria
Credits Ciamillo-Castoria

Si chiude la stagione regolare di Serie A, arrivano i playoff, ma torna il Punto di Sportando, l’appuntamento di cui nessuno sentiva il bisogno

Si chiude la stagione regolare di Serie A, arrivano i playoff, ma torna il Punto di Sportando, l’appuntamento di cui nessuno sentiva il bisogno. Per parlare dei playoff c’è tempo, restiamo su quel che è stato.

La classifica

Stagione che, tornando ai tempi della Supercoppa, cambia non poco le carte in tavola. Manca in questa post season Brindisi, che per una volta ha sbagliato alcune scelte del mercato estivo, e non ha svoltato con gli arrivi di Harrison e Gentile. Ha mancato il salto di qualità Raphael Gaspardo, ma senza gente come Thompsons e Willis non poteva essere semplice. 

Altre assenze pesanti, Treviso e Trieste. Partite per un nuovo salto di qualità, capaci di vivere momenti esaltanti, e crolli repentini. Non si è rialzato Max Menetti, sostituito da Marcelo Nicola, ci è riuscito Franco Ciani, peraltro perdendo d’improvviso Fernandez, ma non è bastato.

Tra chi entra in gioco, Pesaro. Situazione estiva paradossale, con Aza Petrovic ad ammettere scelte errate di mercato dopo una gara una di Supercoppa, e dimissioni inevitabili. La dirigenza ha avuto la fortuna e la capacità di trovare Luca Banchi, il meglio possibile. E Tyrique Jones, almeno, non era una scelta sbagliata. 

Miracolo, come Tortona. Non tanto per l’essere alla post-season, questa è una neopromossa solo nella forma, non nella sostanza, quanto per la posizione che ha sempre mantenuto e difeso. Dietro le grandi.

Quindi Brescia. C’era tutto per fare male. Gli strascichi della stagione passata, la difficile aria di un cambiamento anche brusco, un avvio incerto. E invece, sotto stava germogliando qualcosa di buono. Anzi, di minaccioso. Per Virtus e Olimpia.

Le retrocesse

Che hanno sbagliato, e pare vogliano sbagliare ancora. Partiamo dalla Vanoli Cremona. Budget per scommettere, come un anno fa. Lo si è fatto senza paura. Ma le scommesse, per definizione, possono anche andar male.

Ecco perchè si dovrebbe lavorare nella continuità (in fondo, Poeta e Pecchia si sono fermati quando la speranza si era riaccesa), sapendo che chi oggi ha sbagliato, ieri aveva strabiliato. Non sarà così, a quanto pare, a conferma del fatto che per molti quel che conta è il finale, non le basi del principio.

Quindi la Fortitudo Bologna. Anche qui, errori clamorosi, dalla scelta Jasmin Repesa. Ma anche sfortuna, l’infortunio di James Feldeine. E un po’ di coscienza sporca, se per un anno (e come gli altri anni), si sono sparse voci di ritardi vari.

C’è chi è fuggito, e chi si è nascosto. E poi si odono le parole di chi ci ha messo del suo, e tanto, ovvero Muratori. Se la prima reazione è prendere a schiaffi i tifosi, i presupposti non sono incoraggianti.

La riforma dei campionati

Dopo mesi di “faccio questo”, “faccio quest’altro” urlati ai quattro venti, Gianni Petrucci ha presentato la riforma dei campionati, che entrerà in gioco dal 2024-2025. Serie A sempre a 16 squadre, A2 che da 28 passa a 20, Serie B che da 64 va a 32.

I numeri del taglio sono indubbiamente sostanziosi, speriamo di vedere qualcosa di corposo anche per le giovanili.