LBA | La settimana europea delle squadre italiane

Credits Ciamillo-Castoria
Credits Ciamillo-Castoria

Doppio impegno per Milano e Bologna, trasferte importanti per Brescia e Venezia; Trento cerca riscatto tra le mura amiche

Cinque le squadre italiane impegnate nella settimana europea a cavallo tra gennaio e febbraio, sette le partite in programma con il doppio turno di Eurolega sullo sfondo. Apre la scena l’EA7 Emporio Armani Milano martedì alle ore 19 contro il Baskonia seguita dalla sfida di EuroCup tra Bourg en Bresse e Germani Brescia (ore 19.30); chiude la Virtus Segafredo Bologna alle ore 21 ospitando la Stella Rossa Belgrado. Il giorno successivo è dedicato agli impegni di Umana Reyer Venezia e Dolomiti Energia Trentino: gli orogranata impegnati nella capitale slovena contro il Cedevita Ljubljana e in contemporanea alle ore 20, la squadra trentina apre le porte all’Hapoel Tel Aviv. Infine ancora Eurolega il giovedì alle ore 20.30 dove l’Olimpia Milano aspetta la Stella Rossa Belgrado reduce dalla sfida di Bologna; proprio i felsinei venerdì sera (ore 21) chiudono la settimana europea sul parquet dell’ASVEL Villeurbanne.

EUROLEGA

EA7 EMPORIO ARMANI MILANO – BASKONIA VITORIA-GASTEIZ
(Martedì 31 gennaio ore 19, Sky Sport Uno ed Eleven Sports)

EA7 EMPORIO ARMANI MILANO – STELLA ROSSA BELGRADO
(Giovedì 2 febbraio ore 20.30, Sky Sport Uno ed Eleven Sports)

La sconfitta di Montecarlo per 101-88 è l’ennesima nel mese di gennaio e lascia la squadra di coach Ettore Messina sempre più in fondo alla classifica (record 6-15). Al Forum arriva il Baskonia con record 12-9, reduce da una vittoria all’overtime (114-111) sull’Anadolu Efes dopo quattro sconfitte consecutive. Joan Penarroya ha perso Pierria Henry per una vicenda legata al doping, ma potrebbe avere già a disposizione il nuovo arrivo Max Heidegger; tuttavia il pallino del gioco è nelle mani di Darius Thompson, playmaker ex-Brindisi che si sta mostrando come uno dei migliori giocatori di questa Eurolega. A Markus Howard il solito compito di provare a chiudere la partita fin da subito con le sue doti da scorer purosangue; mentre a Rokas Giedraitis viene chiesto un extra-sforzo sui due lati del campo – in caso Tadas Sedekerskis fosse assente – sfruttando la sua esperienza a rimbalzo e nella gestione del possesso. Sotto il ferro, coach Penarroya può provare la soluzione del doppio centro con Steven Enoch e Matthew Costello: il primo sfruttabile nel pitturato e da rollante sui pick and roll, il secondo da bloccante e da arma sui 6.75 metri giocando il pick and pop. Dalla panchina non sono molti gli uomini da sfruttare con Vanja Marinkovic da principale terminale offensivo, soprattutto da oltre l’arco; ad affiancarlo anche l’ex-Cremona Daulton Hommes, la cui pericolosità sul perimetro crea non pochi grattacapi ai difensori; Daniel Diez mette a disposizione i propri centimetri per attirare l’attenzione su di sé e permettere ai compagni di progredire nel gioco. A proteggere i tabelloni c’è Maik Kotsar, lungo d’area che con i suoi movimenti in post costringe l’avversario a commettere falli sistematici. Tra defezioni e stile di gioco votato al gioco in transizione non è da escludere l’utilizzo della guardia Arturs Kurucs, dell’ala Sander Raieste e del giovanissimo centro Ousmane Ndiaye. In Liga ACB, il Baskonia nell’ultimo turno ha sconfitto il Murcia 80-87 e si è preso il quarto posto (record 14-4) a pari con Tenerife.

Solo quarantotto ore dopo la Stella Rossa Belgrado di coach Dusko Ivanovic si presenterà ad Assago dopo aver iniziato il suo doppio turno a Bologna. Due sconfitte consecutive – l’ultima 78-79 nel derby contro il Partizan – e una flessione generale hanno portato i serbi ad un record di 10-11. Con Facundo Campazzo ancora impossibilitato a giocare in Eurolega, la squadra biancorossa continua a farsi trascinare dal connazionale Luca Vildoza: il playmaker si sta prendendo maggiori responsabilità offensive sia mettendo in ritmo i compagni sia concludendo numerose volte verso il canestro. Il centro Filip Petrusev – pur partendo dalla panchina – è diventato la spalla perfetta dell’argentino nel giocare sia i pick and roll sia i pick and pop grazie alla sua mano dai 6.75 metri, oltre ad aver migliorato il suo rendimento nel pitturato. Con il ruolo marginale di Ognjen Kuzmic sotto le plance, aumenta l’importanza di Benjamin Bentil: infatti, la sua capacità di giocare in post e di farsi trovare sugli scarichi rende difficile la vita dei difensori. Nel ruolo di esterni la Stella Rossa può contare su Ognjen Dobric – giocatore perimetrale con compiti anche difensivi – e su Nemanja Nedovic – scorer puro sia entro sia fuori l’arco – per mettere in pericolo gli avversari. In uscita dal pino la compagine serba deve sfruttare i centimetri delle sue ali per sopperire alla mancanza di un vero centro di riserva: Luka Mitrovic, capace di creare per se stesso e per i compagni oltre ad essere temibile a rimbalzo grazie ad un ottimo timing; Stefan Lazarevic, meno dotato tecnicamente e più funzionale come elemento di disturbo. Infine nel reparto guardie Nikola Ivanovic e Branko Lazic svolgono principalmente un ruolo difensivo e di astuzia, mentre Stefan Markovic è più legato alla costruzione del gioco. Nella ABA League, la Stella Rossa (record 15-1 con una gara in meno) continua il suo duello ad alta quota con il Partizan dopo aver vinto 84-99 contro FMP Meridian.

VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA – STELLA ROSSA BELGRADO
(Martedì 31 gennaio ore 21, Sky Sport Uno ed Eleven Sports)

LDLC ASVEL VILLEURBANNE – VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA
(Venerdì 3 febbraio ore 21, Sky Sport Uno ed Eleven Sports)

Altalena di risultati per la squadra di coach Sergio Scariolo che alterna una vittoria ad una sconfitta, così infatti è arrivato il k.o. in casa del Bayern Monaco (91-84) costringendo i bianconeri al quattordicesimo posto con record 9-12. Alla Virtus Segafredo Arena arriva la Stella Rossa Belgrado per giocare uno scontro diretto con vista sui playoff: la compagine serba ha a disposizione le armi rappresentate da Luca Vildoza, Nemanja Nedovic e Filip Petrusev, duo capace di mettere a segno oltre il 70% dei punti nel derby perso contro il Partizan.

Tre giorni più tardi i felsinei si troveranno a disputare il loro doppio impegno di Eurolega nella trasferta di Lione contro l’ASVEL Villeurbanne. I francesi – guidati dal capo allenatore TJ Parker – stanno provando a risalire la china grazie alle due vittorie consecutive contro Milano (73-79) e Fenerbahce (91-77) e un record di 8-13 distante dunque una sola partita da quello della Virtus Segafredo Bologna. Il pericolo principale dei transalpini è rappresentato dal veterano Nando De Colo, mattatore della sfida contro i turchi e giocatore in grado di cambiare l’esito di una partita grazie alle sue doti nel clutch time; al suo fianco, il nuovo arrivato Dee Bost si è già preso la scena mostrando a tutti il suo eccellente playmaking e la sua pericolosità dai 6.75 metri. Charles Kahudi e il classe 2005 Zaccharie Risacher sono le ali titolari di questo ASVEL: il primo sfruttato come 3&D, ma anche per muovere la palla ed essere presente a rimbalzo; mentre il secondo si sta sviluppando come two-way player aiutato da lunghe leve e da un atletismo strabordante. Youssoupha Fall e i suoi 221 centimetri sono la minaccia più grande in entrambi i pitturati, poiché nonostante una scarsa mobilità il centro francese riesce ad essere determinante per le sorti della sua squadra. A disposizione di coach Parker manca un vero e proprio playmaker di riserva, ma Retin Obasohan si sta ritagliando un ruolo da tuttofare agendo sui due lati del campo e sfruttando la sua esplosività per essere pericoloso in penetrazione. Antoine Diot è la guardia specialista nel tiro da oltre l’arco, Amine Noua l’ala piccola che può essere utilizzata come 3&D a seconda del quintetto in cui si trova; i due lunghi in uscita dalla panchina Yves Pons – freak atletico forte sopra al ferro – e Alex Tyus – centro con un discreto gioco in post e buona rim protection – chiudono le rotazioni dei transalpini. In Pro A, l’ASVEL ha perso per 63-72 il big match contro il Monaco e rimane fermo all’ottavo posto (record 10-9) insieme ad un nutrito gruppo di squadre.

EUROCUP

MINCIDELICE JL BOURG EN BRESSE – GERMANI BRESCIA
(Martedì 31 gennaio ore 19.30, Sky Sport Arena ed Eleven Sports)

La sconfitta contro Ulm per 72-85 ha portato la compagine allenata da coach Alessandro Magro ad un record di 5-7 prima della trasferta francese. Il Bourg en Bresse è una delle tre prime del Gruppo A grazie ad un record di 8-4 nonostante la sconfitta sul parquet del Lietkabelis Panevezys (92-88). La stella dei transalpini è James Palmer Jr, esterno con grande vena realizzativa dotato anche di ottima visione di gioco e tosto nella difesa uno contro uno; ad affiancarlo ci sono la guardia Franz Massenat – sfruttabile anche nel ruolo di 3&D – e il playmaker Axel Julien, specialista nel tiro da tre punti ed abile nell’architettare le sortite offensive. Sotto le plance coach Fauthoux si affida alla coppia di centri composta da Amida Brimah e Pierre Pelos, i quali con i loro centimetri posso oscurare la vallata agli attaccanti avversari. Rotazioni molto lunghe quelle di Bourg che può contare su un sesto uomo eccezionale come Jordan Floyd, capace di spaccare le partite con i suoi tiri dai 6.75 metri e le sue incursioni in area; mentre Hugo Benitez rappresenta la soluzione alternativa nel ruolo di playmaker. Isiaha Mike e Maxime Courby sono due ali con compiti differenti: il primo alterna la sua presenza sul perimetro alle penetrazioni per concludere al ferro o subire fallo; il secondo si dedica principalmente alla difesa presenziando a rimbalzo, ma sa muovere la palla nella direzione giusta per i compagni. Infine Kevin Kokila e Alexandre Chassang danno il cambio ai due centri e nonostante abbiano meno centimetri rispetto ai compagni, possono sfruttare la loro fisicità sotto i tabelloni. Nel campionato nazionale la sconfitta per 89-80 contro Strasburgo pone al decimo posto il Bourg en Bresse insieme ad altre quattro squadre con record di 10-9.

CEDEVITA OLIMPIJA LJUBLJANA – UMANA REYER VENEZIA
(Mercoledì 1 febbraio ore 20, Sky Sport Uno ed Eleven Sports)

Con la vittoria ottenuta nella sfida contro il Cluj-Napoca, la squadra di coach Walter De Raffaele continua la rincorsa verso le prime posizioni (record 7-5). A Venezia arriva il Cedevita Ljubljana reduce da tre sconfitte consecutive e fermo all’ultimo posto con record 2-10. Il capo allenatore Jurica Golemac fa affidamento principalmente su Yogi Ferrell, three-level scorer con ottime doti di playmaking e rapidità per strappare palloni dalle mani degli avversari; nel ruolo di guardia tiratrice c’è l’americano Josh Adams, giocatore che ama involarsi al ferro e sfidare l’uomo nell’uno contro uno. Le due ali Edo Muric e Rok Radovic hanno caratteristiche differenti: il primo è un’ala forte specialista nel tiro da tre punti e spesso di aiuto a rimbalzo; il secondo – nonostante lo spot di ala piccola – è invece più coinvolto all’interno dell’area. Chiude il quintetto Alen Omic con i suoi 216 centimetri, i quali spaventano sotto entrambi i ferri nella lotta a rimbalzo e sebbene il centro abbia una mobilità ridotta, sopperisce questa mancanza con ottimi flash da passatore. Le rotazioni ridotte all’osso offrono a coach Golemac tante guardie in uscita dalla panchina: Marko Jeremic e Matic Rebec sono chiamati a dare una scossa sui 6.75 metri, mentre Lovro Gnjidic si spende sui due lati del campo cercando di creare gioco e fermare le transizioni dei rivali. Infine, l’ex Virtus Segafredo Bologna Amar Alibegovic ha un doppio ruolo di stretch four e centro che può dare impeto in fase offensiva e fisicità in fase difensiva. La pesante sconfitta per 58-80 contro Buducnost tiene il Cedevita al quarto posto della ABA League con record 12-4 ed una gara da recuperare.

DOLOMITI ENERGIA TRENTINO – HAPOEL TEL AVIV
(Mercoledì 1° febbraio ore 20, Sky Sport Arena ed Eleven Sports)

Alla ricerca del primo successo europeo nel 2023, la compagine allenata da coach Emanuele Molin è ferma ad un record di 2-10 con una striscia di quattro sconfitte consecutive ancora aperta. Alla BLM Group Arena arrivano gli israeliani guidati dall’allenatore Danny Franco, i quali con cinque vittorie di fila si sono portati al secondo posto del Gruppo B (record 8-4). Uno dei migliori attacchi dell’EuroCup si affida alla stella Xavier Munford per seminare il panico sui due lati del campo: infatti, la guardia statunitense è inarrestabile come scorer puro e non va per il sottile pur di difendere la sua zona. La sua spalla è Bar Timor, ottimo aiutante che si tratti di gestire il possesso da creatore o di affondare il colpo da dietro l’arco; in assenza di un’altra bocca di fuoco importante come Jordan McRae, la squadra di Tel Aviv si affida maggiormente a J’Covan Brown per attirare l’attenzione della difesa costringendole ad esaurire il bonus in breve tempo. In prossimità del ferro Tomer Ginat e l’ex-Sassari Chinanu Onuaku si dividono alla perfezione i compiti di rim protection – questo anche a causa della mancanza di Idan Zalmanson come alternativa nel ruolo di centro – nel proprio pitturato, mentre in attacco il primo è un abile passatore sullo short roll ed il secondo è ottimo nel creare vantaggio dal pick and roll come bloccante e come rollante. Nonostante un roster non profondissimo per via di alcune defezioni, l’Hapoel può contare su alcuni assi nella manica in uscita dal pino: il pericolo principale è rappresentato da Jaylen Hoard, ala di grande spessore fisico a cui piace dominare a rimbalzo – agendo prevalentemente nel pitturato – difendere forte sull’uomo e mettere i compagni in condizione di andare a canestro. Con JP Tokoto fuori, più spazio per Adam Ariel nel ruolo di specialista da oltre l’arco, mentre Gil Beni aiuta gli esterni a rifiatare abbasando il ritmo e occupandosi sia di colpire anche lui da tre punti sia di provare ad imbastire la manovra in transizione. L’importante vittoria all’overtime per 97-102 contro il Nes Ziona consente all’Hapoel Tel Aviv di rimanere saldamento al comando della Ligat ha’Al con record 12-2 e una gara in meno rispetto alle inseguitrici.

Fonte: LBA.