Milano fa valere la legge del più forte: Pesaro sconfitta

Ciamillo-Castoria
Ciamillo-Castoria

Pesaro con Bamforth ancora out (a referto per onor di firma) cede ai campioni d'Italia dopo aver lottato poco più di un quarto. La squadra di Messina allunga con Hall, Flaccadori e Shields mantenendo un vantaggio confortevole sino al termine

PESARO – Classicissima del basket italiano che però dura un quarto o poco più. Milano inizia a macinare in difesa e a rimbalzo dalla seconda frazione e da lì non si ferma più, uscendo infine dalla Vitrifrigo Arena di Pesaro con i due punti in mano. Sacchetti porta Bamforth in panchina dopo un mese di convalescenza per infortunio, ma senza mai farlo scendere in campo. La Vuelle parte con Maretto, Cinciarini, Bluiett, ford e Totè. L’Olimpia risponde con Napier, Hall, Flaccadori, Melli e Poythress. Pronti via e l’Olimpia scappa subito con Melli: 2-8 a 7’. Sacchetti mette subito Mazzola per un Ford frastornato dal capitano della nazionale. La Carpegna Prosciutto prova a rientrare: 15-18 a 2’41” sulle ali di capitan Tambone. Sul 17-18 a 1’33”, Messina è costretto al time-out. Entrano Shields e Hines. L’EA7 stringe in difesa, ma il primo quarto termina 19-21. Il pubblico si scalda su un’infrazione di passi piuttosto lampante di Voigtmann non fischiata. Milano torna a +7 a 3’20” (29-36) sulla tripla di Napier. I lombardi gestiscono il vantaggio sino al termine del primo tempo: 32-40. L’Olimpia tenta la spallata decisiva. 35-48 a 6’34” con due triple di Flaccadori. Cinciarini, il grande ex della partita, non riesce mai a mettere in ritmo i suoi. Hall al contrario è una spina nel fianco per la difesa di Sacchetti. Shields disegna pennellate di classe e il terzo quarto vede i milanesi in vantaggio 48-66. Si torna e Milano non ha alcuna difficoltà ad amministrare il vantaggio acquisito, nonostante i 4 falli da Napier. Il dominio assoluto a rimbalzo consente agli uomini di Messina di non curarsi più di tanto delle percentuali al tiro. Per la Vuelle buono l’impatto del giovane italo-argentino Maretto, classe 2004. Milano “vendica” l’inaspettata sconfitta dell’andata, mentre Pesaro esce sconfitta, ma con onore, in attesa di recuperare Bamforth e inserire il nuovo acquisto McDuffie in vista della decisiva sfida salvezza di domenica prossima contro Brindisi. 65-85 il finale.