“La sua domanda è inaccettabile”. Trinchieri duro con il giornalista lituano

“La sua domanda è inaccettabile”. Trinchieri duro con il giornalista lituano

Andrea Trinchieri, in sala stampa, non ha preso bene una domanda di un giornalista che ha di fatto chiesto se la squadra fosse con la testa in vacanza

Lo Zalgiris Kaunas è stato sconfitto domenica sul campo del Wolves 97-93. Un ko che non fa male alla classifica, i “verdi” restano in vetta, ma certamente lascia il segno un clamoroso parziale di 27-0 per un secondo quarto da 35-13.

Andrea Trinchieri, in sala stampa, non ha preso bene una domanda di un giornalista che ha di fatto chiesto se la squadra fosse con la testa in vacanza.

«Sei serio? Sei davvero serio? Cosa? E tu sei in vacanza? Abbiamo una partita tra 72 ore. Di quali vacanze stai parlando? Conosci il nostro record? Veniamo da due partite vinte di 40 punti, abbiamo avuto un brutto quarto e siamo in vacanza, amico? Sei serio?».

Il giornalista conferma di essere serio, e allora Trinchieri non ci sta: «Quindi se lei è serio, le risponderò seriamente. La sua domanda è inaccettabile. Abbiamo giocato un pessimo quarto. Guarderemo il quarto. Faremo tutto il necessario da parte mia per risolvere il problema. Ma mai più mancare di rispetto ai miei giocatori. Mai e poi mai. Perché io non manco di rispetto al vostro lavoro».

«Giocare male è una cosa. Una cosa è non essere concentrati. Essere in vacanza quando si è pagati per fare il proprio lavoro è troppo per me. E’ chiaro?».

A quel punto il giornalista precisa che non voleva insultare i giocatori. Trinchieri non ci sta: «L’hai fatto. L’hai fatto. Perché se ti dico che ora sei in vacanza, cosa penserai? Cosa penserai se ti dico che sei qui con un portatile ma sei in vacanza? Pensi che non sia un insulto? È una cosa che accetteresti? E credimi, non sono incazzato per la partita. Sono cose che succedono. Abbiamo giocato un secondo quarto di merda e io ne sono responsabile. E me ne assumerò la responsabilità. Ma se dici che i miei giocatori sono in vacanza, non è possibile. Mai e poi mai».