La rabbia del Bayern Monaco. Trinchieri: «Ambasciatori di niente», Baiesi: «Non accettiamo lezioni»

Si è tenuta nella giornata di ieri la conferenza stampa di presentazione delle Final Four di Coppa di Germania, dove il Bayern Monaco di Andrea Trinchieri sarà protagonista domani della semifinale contro l’Ulm

Si è tenuta nella giornata di ieri la conferenza stampa di presentazione delle Final Four di Coppa di Germania, dove il Bayern Monaco di Andrea Trinchieri sarà protagonista domani della semifinale contro l’Ulm.

Parole anche dure per il coach italiano riguardanti il calendario, visto che il Bayern Monaco da martedì se la vedrà con Olimpia Milano nel doppio turno di EuroLeague.

«Il match contro l’Ulm a questo punto della stagione sarà ovviamente una questione di freschezza. Sei una squadra fresca, giochi un basket fresco e fai i tiri aperti velocemente. Noi stessi dobbiamo trovare la nostra freschezza in qualche modo. Ulm sarà la nostra 68esima partita della stagione, quindi abbiamo bisogno di freschezza per eguagliare la loro intensità in attacco. Questa sarà la chiave della gara».

E non si parli di Olimpia Milano: «Ora conta solo l’Ulm, tutto il resto non conta. Devo dire ai miei giocatori di fare una scelta? Non lo faremo. Non potremo garantire il miglior basket della stagione, certamente no. Ho una visione realistica». 

E arriva l’affondo: «Ovunque una squadra di EuroLeague è vista come ambasciatrice del campionato, del paese, dei giocatori locali. Noi, qui, siamo evidentemente ambasciatori del nulla. Ma, come sempre, faremo del nostro meglio. Vinceremo: non lo so, ma ci proveremo con tutte le nostre forze. Non ci sono scuse per non dare il massimo».

Così invece il ds Daniele Baiesi: «Le Final Four saranno un vero e proprio controllo. Vedremo a che punto siamo dopo questi primi sette mesi. Siamo tornati a lottare per il titolo. E’ arrivato il momento di liberare i cavalli».

Sulle date: «Penso che questa decisione sia un’imposizione. Alcune persone ci hanno recentemente predicato qualcosa sul fair play – personalmente e io, come dipendente del Bayern Monaco, devo sottolineare che non accetteremo una lezione sul fair play da qualcuno che prende una decisione così sbagliata. Non è che non ci fossero alternative a questa data. Come club, abbiamo proposto delle alternative in tempo utile, ma sono state respinte. E siamo in corsa per i playoff da mesi, quindi non è successo all’improvviso. Per me, il fair play non è una strada a senso unico. (…) Alcuni semplicemente non capiscono quale contributo potrebbe avere per il basket tedesco che questo club si sia qualificato per i playoff di EuroLeague».