La Pompea supera Varese e torna in zona playoff

79-76 il finale per la Fortitudo. Decisivi due tiri liberi di Aradori nel finale.

Rimane agganciata con le unghie al treno delle otto la Fortitudo che, in una sorta di spareggio play off, ritrova il sorriso casalingo superando Varese. Sofferta ed atroce, come la notizia delle morte di Kobe Bryant che si espande brutalmente all’interno del Madison, la Pompea prima soffre, incassa 10 triple in 20 minuti, poi, aggiustato qualcosa dietro, concede 28 punti in 20 minuti, e si gioca il finale, vincente, in volata. Aradori (21 ed i liberi decisivi) e Sims (14) spiccano, con citazione per Mancinelli chirurgico nel finale. Varese, che perde l’occasione di fare 2-0 contro una probabile concorrente, spara tutto nel primo tempo, per poi sgonfiarsi nel finale (3 triple nella ripresa contro le 10 appunto di prima metà)

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Si comincia ed i primi a sgomitare sono gli ospiti: 4-13 con Vene costringono coach Martino al primo stop di serata. Oliate le zucche, la Effe, a suon di triple, fa 13-3 e mette il naso avanti (19-18) per la prima volta in serata. Così alla prima pausa, con 4 missili tutti ristretti in pochi minuti finali, la Pompea si mantiene a galla. Bologna mette due possessi (32-26) coi polpastrelli caldi di Sims, ma di là Varese, pure qui a suon di triple, si rimette in carreggiata: sono altre sei difatti le triple lombarde nel solo secondo quarto a ribaltare nuovamente tutto. La decima è di Peak per il +4 esterno alla pausa lunga, con l’Openjobmetis ad abusare del tiro pesante (21 tiri contro i 9 da due).

Altre 4 triple, 2 a testa fra Vene e Aradori, prima portano Varese sul +8 in apertura di ripresa, poi riavvicinano la Effe, che completa la rimonta a quota 56 sull’appoggio di Fantinelli al giro di boa del quarto. Due antisportivi per parte alzano il clima e i decibel dentro il Madison e al terzo stop Bologna ha ancora il naso avanti di un possesso. 5 di Mancinelli ad inizio ultima fatica catapultano l’aquila sul massimo vantaggio visto fin qui (69-61). Il tecnico a Caja farebbe ancora +7 casalingo, ma non serve per evitare un finale in volata: 0-6 esterno e 77-76 a 39” dal gong. Mancinelli non ammazza, Mayo di là cicca il sorpasso con 13” sul cronometro. Tocca ad Aradori dalla lunetta fare 79-76 con 7 secondi da giocare. La preghiera finale di Varese non trova fortuna.