A meno di una settimana dalla deadline il mercato NBA registra la richiesta di cessione di Kyrie Irving, ormai deciso a lasciare i Brooklyn Nets.
Nelle ultime ore sono emersi alcuni dettagli sulle trattative per il rinnovo e sui team che potrebbero scommettere sul playmaker ex Duke.
- (via Chris Haynes) I Nets avrebbero offerto a Irving un pluriennale il cui valore era legato ad una serie di incentivi, compreso la vittoria del titolo NBA. Irving avrebbe deciso di chiudere ogni trattativa dopo aver rifiutato l’offerta, e ora non rifirmerebbe con i Nets nemmeno se gli venisse offerto un prolungamento del massimo salariale completamente garantito, che avrebbe un valore di circa198,5 milioni di dollari in quattro anni.
- -(Via Shams Charania) Irving avrebbe ricevuto un’offerta pluriennale, con incentivi legati solo all’ultimo anno
- -(Via Adrian Wojnarowski) I dubbi dei Nets nell’offrire il contratto chiesto da Irving erano (giustamente) legati all’affidabilità del giocatore, protagonista di diverse ‘controversie’ dal suo arrivo a Brooklyn. Gli stessi dubbi che impediscono a Lakers e Mavs (2 delle squadre interessate) di offrire asset significativi per l’ex Duke.
- -(Via Marc Stein) I piani dei Nets non cambiano, il Front Office vuole un team competitivo anche per non scontentare Kevin Durant. In una eventuale trattativa con i Mavs potrebbe interessare un ‘pacchetto’ con Spencer Dinwiddie e Dorian Finney-Smith, mentre il team texano preferirebbe inserire uno tra Davis Bertans e Tim Hardaway Jr.
- (Via Jovan Buha) I Lakers sarebbero interessati al giocatore, una possibile trade vedrebbe Russell Westbrook e le prime scelte 2027 e 2029 in cambio di Irving e del tiratore Joe Harris. In questo scenario i gialloviola chiederebbero la protezione per almeno una delle due scelte. Infine, il Front Office non avrebbe intenzione di inserire Austin Reaves e Max Christie nel pacchetto destinato ai Nets.
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