Kyle Hines ha annunciato a 38 anni il ritiro dal basket giocato. Questa la sua lettera, pubblicata sui social, tradotta in italiano.
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La lettera di addio al basket giocato
“Oggi annuncio ufficialmente il mio ritiro dal basket professionistico. Una carriera iniziata nel 2008, non avrei mai immaginato che il basket mi avrebbe portato così lontano. Quando non sono stato scelto al Draft, quella che pensavo sarebbe stata una delle più grandi delusioni della mia vita si è rivelata la mia più grande benedizione… Venire in Europa mi ha dato l’opportunità di crescere come persona, mi ha permesso di competere ai massimi livelli. Mi ha permesso di diventare un competitor, un leader e un campione. Fuori dal campo, mi ha dato l’opportunità di viaggiare per il mondo, di incontrare tante persone fantastiche e di condividere momenti straordinari che dureranno tutta la vita.
“Il mio viaggio è stato a dir poco straordinario. Il mio sogno di giocare a basket da professionista, sebbene i risultati individuali e di squadra significhino molto, non erano il motivo per cui giocavo. Ho giocato per il lavoro, l’amore e l’opportunità di competere con i miei compagni di squadra ogni singolo giorno. Mio nonno una volta mi disse: “fai il meglio che puoi, con gli strumenti che ti sono stati dati”. Questo è stato il mio obiettivo ogni giorno che ho messo piede sul campo da basket.
“Grazie a mia moglie, Gianna, per avermi dato l’amore e il sostegno di cui avevo bisogno per avere una carriera di successo. Grazie ad Anya, Justin e Cash per essere il “mio perché” ogni singolo giorno. I miei genitori, mio fratello e mia sorella, grazie per il vostro sostegno, ovunque io fossi nel mondo. Ho sempre potuto contare sulla vostra presenza. Ai miei Hines, Smith e agli altri membri della famiglia allargata, grazie per aver sempre tenuto duro sostenendomi da lontano. Alla mia famiglia di Sickerville, Timber Creek e al Team Hines, grazie per avermi spinto a raggiungere nuovi livelli e a non essere mai soddisfatto, palestra tutto il giorno!!! Al mio agente Misko (Raznatovic, ndr), grazie per aver creduto in me e per avermi messo nella migliore posizione possibile per realizzare i miei sogni. A Lance Young e al compianto George Dimitropoulos, che hanno avuto entrambi un grande impatto iniziale sulla mia carriera, grazie per avermi insegnato il mestiere all’inizio della mia carriera.
“Ai miei leggendari allenatori Trinchieri, Cancellieri, Chris Fleming, Duda Ivkovic, Bartzokas, Itoudis e Messina, grazie per avermi spinto a diventare un giocatore migliore ma soprattutto un uomo migliore. Ho imparato tante lezioni di vita da tutti voi. A tutti i team strength coaches, trainers, preparatori atletici e fisioterapisti, grazie per tutto il lavoro dietro le quinte, voi siete la vera ragione per cui ho potuto avere una carriera lunga 16 anni. Grazie ai miei allenatori con cui ho lavorato durante l’off-season a casa, grazie per avermi dato gli strumenti per migliorare ogni singola stagione. Ai miei compagni di squadra, grazie per l’opportunità di lavorare con tutti voi. Siamo più che compagni di squadra ora, siamo una fratellanza, il tempo trascorso con tutti voi è quello che mi mancherà di più”.
“A Veroli Basket, Brose Bamberg, Olympiacos, CSKA Mosca, Olimpia e a tutti coloro che hanno lavorato o si sono associati, grazie per avermi dato fiducia nel rappresentare i vostri club, è stato un onore indossare le divise delle vostre squadre. Ai tifosi di Veroli, Brose, Olympiacos, CSKA Mosca e Olimpia, grazie per tutto l’amore e il sostegno. Avrete il mio cuore per sempre.
All’inizio del prossimo capitolo, non vedo l’ora di iniziare una nuova avventura con tutti voi”.
I migliori auguri”. 42.”
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