Kevin Garnett: “La NBA oggi è a un altro livello, il gioco è in buone mani”

"Non so neanche se le guardie di 20 o 30 anni fa potrebbero giocare nella NBA di oggi"

Kevin Garnett, inserito nel 2020 nella Basketball Hall of Fame, durante un’intervista con il New York Times esprime la sua opinione sullo stato attuale della pallacanestro NBA.

Sul livello di atletismo: “Provate a scendere in campo, sprintare da una parte all’altra, arrestarvi di colpo e prendervi una tripla. Voglio che lo facciate per dieci volte di seguito. Poi voglio vedere quanto siete stanchi. Quei giocatori lo fanno per 48 minuti. Non credo che i giocatori di 20 anni fa riuscirebbero a tenere questi ritmi.”

Sull’assenza dell’hand-checking: “Venti anni fa si usavano le mani per difendere. Ora però non si può più fare hand-checking, il che rende quasi impossibile difendere. Vi immaginereste marcare Michael Jordan senza fare hand-checking? Impossibile. Oggi i difensori devono togliere gli angoli di penetrazione e trovare altre soluzioni.”

Sulla nuova generazione che sta cambiando il gioco: “Dirk Nowitzki ha portato nella lega quei fadeaway e tiri su una gamba buttandosi all’indietro, oggi vedo che Nikola Jokic ha ripreso quei movimenti e riesce a farli propri con il suo talento. Stephen Curry ha rivoluzionato il gioco con la sua abilità di segnare da così lontano e in maniera così costante. Klay Thompson. Dame Lillard. Questi giocatori hanno cambiato il gioco.”

Il gioco è in salute secondo KG: “A dire il vero non so neanche se le guardie di 20 o 30 anni fa riuscirebbero a giocare nella NBA di oggi. Il gioco attuale è creativo, competitivo, c’è anche un po’ di “pepe”. Oggi con un crossover potrebbero anche farti saltare il legamento crociato. Il gioco è in buone mani.”

Fonte: New York Times.