Come noto, Kyrie Irving è fuori squadra da inizio stagione ai Brooklyn Nets a causa della scelta di non vaccinarsi contro il COVID-19.
Una posizione che non gli avrebbe consentito di giocare le partite casalinghe, a causa delle leggi anti-pandemia in vigore nella Grande Mela.
Brooklyn ha deciso di lasciarlo fuori, ma dovrà pagargli comunque il salario per le partite in trasferta.
In pratica, se la situazione resterà invariata da qui a fine stagione, Irving perderà circa la metà degli oltre 34 milioni di dollari previsti dal suo contratto.
Decisamente un prezzo alto da pagare, ma l’ex Duke va avanti per la sua strada. E incassa il supporto di un Hall of Famer che non ha mai nascosto di essere contrario al vaccino per il COVID-19, John Stockton.
“Hai molti sostenitori Kyrie, non tutti possono parlare con te, così come tu non puoi con tutti loro, ma là fuori c’è una maggioranza che fa il tifo per te. Molti non sono così coraggiosi. Sono orgoglioso di Kyrie come individuo che si assume quel tipo di rischio individuale pur di stare dalla parte di ciò che ritiene giusto”.
Il leggendario playmaker che ha giocato tutta la carriera agli Utah Jazz ha pochi dubbi su quale sarebbe stato il suo comportamento in questa situazione.
“In nessun caso mi sarei vaccinato per giocare…Avrei sperato nell’appoggio di altri giocatori, avrei provato a convincere tutti a rimanere a braccia incrociate, a non giocare”.
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