Joe Lacob: I Warriors non vogliono saltare 6 anni di fila i playoff come i Lakers…

Golden State ha scelto Kuminga e Moody nello scorso draft

Joe Lacob, owner dei Golden State Warriors, ha concesso un’intervista a The Athletic subito dopo il Draft NBA, in cui il team ha scelto Jonathan Kuminga al N.7 e Moses Moody al n.14.

“Sono in estasi…Probabilmente non avremo mai più due scelte in Lottery. E se succederà, vorrà dire che avremo un bel problema… La cosa più sorprendente per me è come è andata a finire. Non dovrei dire dove (Kuminga e Moody) erano nel nostro ranking, ma è difficile per me non dirlo. Ti dirò solo che erano entrambi nettamente nella nostra top 10. Ci sentiamo davvero fortunati per aver scelto Kuminga. Poi con Moody, penso che sia abbastanza risaputo che lo stavamo seriamente considerando al n.7. Quindi è abbastanza sorprendente che siamo riusciti a prenderlo al n.14”.

Lacob racconta le sue impressioni sui 2 giocatori, aggiungendo che il Front Office avrebbe ceduto le scelte solo in caso di una trade per un giocatore di altissimo livello.

Il suo piano? Essere competitivi per il titolo e allo stesso tempo preparare i Warriors del futuro.

“Il percorso con cui penso, come proprietario, di sentirmi più a mio agio, francamente – è quello di pensare anche al futuro. Abbiamo tre o quattro contratti con ottimi giocatori che hanno ancora poco più di 30 anni, e ancora molto da dare. E poi anche un Wiseman e un Kuminga e un Moody e un Poole. Non devono essere tutti fantastici già l’anno prossimo. Ma, dopo un grande investimento nel nostro staff di sviluppo dei giocatori (Kenny Atkinson, Jama Mahlalela e Dejan Milojević nel coaching staff agli ordini di Kerr), vogliamo solo che mostrino di avere un gran potenziale”.

Ora (in Free Agency) firmeremo alcuni veterani. Per ora abbiamo aggiunto un potenziale incredibile che ci permette di guardare al futuro. Quando puoi fare entrambe le cose contemporaneamente, è magico… I Lakers non hanno raggiunto i playoff per sei anni consecutivi. Non voglio essere i Lakers, non voglio restare fuori sei anni. È troppo importante per me. Non voglio una squadra perdente…”